Rieti e le barriere culturali

Nella società in genere, e nella nostra città in particolare, la principale barriera al buon vivere di tanti è di tipo culturale. Consiste dell’indifferenza verso chi soffre, fatto salvo il caso in cui alla malattia non corrisponda un qualche interesse commerciale.

A Rieti, può capitare che i disabili si sentano fuori luogo, guardati con sufficienza se non addirittura con disprezzo. La nostra città ha un grande talento nel rendersi inabitabile per chi non ha le gambe buone. Con le sue soluzioni, i suoi atteggiamenti e le sue trascuratezze, è un continuo invito a restare al margine, fino al limite dell’invisibilità. Pare quasi che la presenza di una sedia a rotelle, di un disabile, di un malato sia una macchia, uno sporcare il paesaggio, un’occupazione abusiva.

Pazienza se dirlo inquieta la buona coscienza di qualcuno. Può sembrare forte, ma le cose stanno così. E fa altrettanto male vivere l’indifferenza dei giovani, dei lavoratori, delle persone sane e attive. Chi occlude uno scivolo, chiude un passaggio, impedisce un percorso, danneggiando i più deboli denuncia il proprio abbrutimento. Il menefreghismo è l’indice delle qualità della società e dell’animo umano.

Tra i deboli non ci sono solo i disabili: le barriere architettoniche ostacolano più persone di quel che si crede. Rappresentano la difficoltà nel vivere la città anche per le mamme con il passeggino, i bambini e le persone anziane.

Guardiamo la foto: come fa a passare un disabile in carrozzina se una macchina sta sopra o troppo vicino ad uno scivolo? Sarà banale, ma chi ha lasciato il proprio mezzo in quel modo non ci ha pensato. Quello che manca è una cultura della responsabilità, una acquisita consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni: anche in quelle che ci sembrano più normali o automatiche si può nascondere un problema.

Gli scivoli e tutte le altre soluzioni disposte per superare le barriere architettoniche sono utili, ma senza una cultura del rispetto servono a poco. Ognuno di noi – disabile o meno – nell’arco della giornata deve affrontare tante difficoltà. Imparare a non crearcene di ulteriori gli uni con gli altri sarebbe già una conquista.

Vale per i cittadini e vale per gli amministratori: gli ostacoli sono tanti e in città si circola a fatica. Talvolta gli scivoli sono fatti male o non sono a norma, i marciapiedi sono malridotti, la strada piena di buche, le attività commerciali poco accessibili. Tutte cose – non ci si riflette mai abbastanza – che possono essere di inciampo per tutti.