Un’idea simpatica e costruttiva quella della canzone-manifesto “Se a Rieti ci fosse il mare…” del reatino Cristian Bianchetti. Una sorta di appello in musica rivolto ai cittadini: una esortazione a non assistere indifferenti alla morte della città e a non cercare l’eventuale salvezza in assurde chimere.
Si tratta piuttosto di guardare alle tante risorse naturali, storiche e culturali del territorio, cercando in queste opportunità e prospettive. La canzone sembra l’invito a rimboccarsi le maniche e coniugare uno sforzo d’immaginazione ad un impegno di concretezza.
Sono considerazioni giuste e condivisibili. Se il problema Rieti fosse un esercizio culinario, si potrebbe dire che abbiamo a disposizione i migliori ingredienti. Ciò nonostante al massimo riusciamo a cucinare pietanze risicate.
Rimane da domandarsi se questo accade perché mancano i cuochi o se piuttosto dipenda dal gusto dominante per la solita minestra.