Rieti, dal Comune un piano per il Cimitero

Il Comune di Rieti, a seguito delle richieste dei cittadini per la costruzione di ulteriori nuovi loculi, ha attivato un Piano, coordinato dal dirigente del settore Manutenzioni Domenico Cricchi, insieme ai geometri Alfredo Masci e Roberto Carlucci e in collaborazione con l’architetto Emanuela Panunzi del settore Lavori pubblici, per fare fronte alle problematiche inerenti l’edilizia cimiteriale.

«La nota apparsa sui mezzi di informazione — dichiara l’assessore Daniele Fabbrosottolinea esclusivamente una lettura di un problema che in realtà può e deve essere considerato in maniera completamente differente. Infatti, la nota fa riferimento alle cosiddette ‘scorte’ di loculi che l’amministrazione comunale, in conseguenza degli ampliamenti dei cimiteri, detiene come quota di sua proprietà, ma non riferisce, però, che nello stesso cimitero di Rieti un rilevante numero di richieste di loculi ha trovato riscontro proprio perché essi sono stati realizzati secondo il principio dell’autofinanziamento, ovvero a domanda di costruzione di loculi da parte dei cittadini si procede alla loro edificazione. E così è avvenuto».

«La richiesta considerevole di loculi e congiuntamente anche di cappelle – prosegue Fabbro – ha quindi permesso di fatto la progettazione dell’ampliamento per soddisfare le domande presentate, lasciando comunque disponibile una quota rilevante di spazi che servirà per fare fronte alle esigenze di chi non avesse presentato la richiesta».

«Chi avesse presentato la domanda e non avesse avuto ancora risposta di assegnazione e chiunque sia colpito da un improvviso lutto familiare e non fosse tra coloro che hanno presentato richiesta può comunque fare riferimento a una disponibilità di circa 120 loculi distribuiti sul sistema cimiteriale del territorio comunale, nella considerazione che nelle frazioni, dove sono state già realizzate le opere, al momento non vi sono richieste, come per S. Elia, Poggio Fidoni, Casette, Cerchiara, San Giovanni reatino, Piè di Moggio, Moggio, mentre per Poggio Perugino sono stati già affidati i lavori per l’ampliamento previsto con delibera di giunta. Il luogo di tumulazione può essere modificato successivamente».

«A ciò – spiega Fabbro – occorre aggiungere che per le inumazioni a terra vi sono spazi disponibili sia nel cimitero di Rieti sia nelle frazioni. Affermare, quindi, che sussiste una mancanza di loculi che metterebbe a rischio le sepolture non corrisponde a realtà».

Infine, in riferimento a quanto pubblicato nelle locandine di alcuni quotidiani, il sindaco Giuseppe Emili commenta: «Avevamo cercato di tenerlo segreto, ma non ci siamo riusciti. Comunico, pertanto, ufficialmente che si sta verificando un incredibile aumento della popolazione reatina a seguito di richieste di trasferimento di residenza presso la nostra città da persone provenienti da tutto il mondo. Si è, infatti, sparsa la voce che a Rieti non si muore, poiché è vietato».

 

One thought on “Rieti, dal Comune un piano per il Cimitero”

  1. Marco Giordani

    Essendosi aperto un dibattito sulla disponibilità di spazi per
    inumazione e loculi nei cimiteri comunali, suggeriamo di inserire fra i
    temi la cremazione e la possibilità di realizzare un impianto crematorio
    a Rieti.
    La cremazione è ormai pratica diffusa (riguarda il 10% dei decessi e
    oltre la metà di quelli a Milano e Torino) ed in espansione, oltre che
    per motivi culturali, ideali ed igienici, anche per il problema degli
    spazi e non ultimo per la accettazione, a partire dal Concilio Vaticano
    II, della pratica da parte della Chiesa Cattolica.
    Come associazione avemmo modo di parlarne un anno fa a proposito di una
    iniziativa, poi abortita, di un crematorio che poteva sorgere, con
    finanziamento regionale, a Pozzaglia. Purtroppo l’occasione non fu colta
    da nessuno per svilupparne un dibattito; che sia questa l’occasione?

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