Rieti, consumi energetici: ostaggio della passata malagestione

Come è noto quando un’amministrazione pubblica è morosa per troppo tempo con il fornitore di energia elettrica scatta il cosiddetto regime di salvaguardia, ossia la condizione in base alla quale non viene interrotta la fornitura di energia ma interviene un altro fornitore e l’erogazione costa tra il 15% e il 30% in più. Il nuovo fornitore è salvaguardato perchè se non viene pagato dall’Ente viene comunque pagato dallo Stato in sostituzione dell’Ente se quest’ultimo continuasse a non farlo. Tutto ciò avviene perché non è possibile interrompere la fornitura di energia elettrica ai Comuni e agli Enti pubblici in generale ma determina un pesante aggravio di costi per la collettività.

Purtroppo a Rieti è successo questo: il Comune, in quanto moroso da anni, ha dovuto acquistare energia elettrica maggiorata nel costo del 15/30% e ricordiamo che in passato questo tipo di spese erano debiti fuori bilancio. Grazie alla nuova Amministrazione non è più così da quando siamo rientrati dal debito con il fornitore di energia elettrica, ma nel 2013 abbiamo dovuto comunque “sopportare” un aumento conseguenza della malagestione di chi ci ha preceduto.

Per uscire dal regime di salvaguardia bisogna dimostrare di non essere cattivi pagatori e questo è stato possibile solo dal 2014 e solo dopo l’approvazione del Piano di rientro e dimostrando poste di bilancio corrette. Si sta comunque lavorando per una riduzione ulteriore dei costi di gestione.