Rieti capitale

Non so se ci avete fatto mai caso, ma qualunque cosa accada in città, Rieti diventa “capitale”. Almeno nel linguaggio della politica e – mutatis mutandis – in quello della stampa.

Ad esempio, se qualche coppia estera decide di convolare a giuste nozze nel Centro d’Italia, per i giornali Rieti è subito “capitale” di questa tendenza.

Se la fiera del peperoncino ottiene un qualche riconoscimento diviene subito “capitale” mondiale della piccantezza. Una posizione di rilevo peraltro ampiamente intuibile all’inaugurazione dell’edizione di quest’anno. Nella sua densa prolusione, infatti, Guglielmo Rositani già promuoveva Rieti a «centro del mondo».

Nulla di nuovo sotto il sole: quando c’è il Danza Festival, Rieti si crede la “capitale” della danza, manco fosse il Bolshoi! E in vista del Reate Festival c’è da scommetterci: saremo la “capitale” del Bel Canto, con il Vespasiano pronto a dar filo da torcere a La Scala di Milano o al Metropolitan di New York.

Gli esempi potrebbero continuare, ma la facciamo finita qui. Perché avere amor proprio e fiducia in se stessi è certamente una gran cosa, ma è senz’altro utile pure il senso della misura.

Ed anche quello della realtà qualche volta non guasta.