Ricostruzione

Ricostruzione, Amatrice: presentata l’ordinanza in deroga per il centro storico

È stata presentata oggi a Rieti l’Ordinanza speciale in deroga firmata dal Commissario straordinario alla ricostruzione post sisma, Giovanni Legnini, per la ricostruzione del centro storico di Amatrice

È stata presentata oggi a Rieti l’Ordinanza speciale in deroga firmata dal Commissario straordinario alla ricostruzione post sisma, Giovanni Legnini, per la ricostruzione del centro storico di Amatrice, distrutto dal terremoto del 2016.
Oltre al Commissario, alla conferenza stampa erano presenti il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, Claudio Di Berardino, Assessore al Lavoro e nuovi diritti, Scuola e Formazione, Politiche per la ricostruzione, Personale e Wanda D’Ercole, Direttore Generale Regione Lazio.

«Amatrice sta rinascendo e noi vogliamo ricostruire il suo centro dove era, nel rigoroso rispetto delle sue caratteristiche culturali e storiche ma con un’impostazione fortemente sostenibile, intelligente ed efficiente. Questa ordinanza stima in oltre 46 milioni di euro l’investimento per progetti che daranno massima attenzione alla tutela architettonica e ambientale, come all’efficientamento energetico. La ripartenza di questo territorio è una sfida più che mai urgente e ora siamo a un punto di svolta. Tutti insieme, nel segno della massima concertazione con i sindaci e le comunità locali, raccogliamo le priorità e i progetti per continuare l’opera di ricostruzione», ha spiegato il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

«La strada fino a oggi percorsa per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del 2016 è piena di interventi grandi e piccoli. La recente ordinanza firmata dal Commissario straordinario alla ricostruzione post sisma Giovanni Legnini – che mette a disposizione nuovi 46 milioni di euro- permetterà di completare i progetti di rinascita del centro storico di Amatrice e che saranno seguiti anche dall’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Lazio. Questa nuova accelerazione completa numerosi altri interventi, dalle risorse del Recovery Plan, all’elaborazione di un nuovo Piano strategico per l’area del cratere e per il rilancio di tutta la provincia di Rieti, ma anche il Contratto di sviluppo, proposta su cui abbiamo chiamato a partecipare, come sempre, tutte le istituzioni e parti sociali del territorio. Tra gli altri interventi sono da sottolineare quelli per le aree interne, quelle previste tra le aree dell’ex mezzogiorno – tra cui ricade Rieti- nonché un nuovo Contratto di programma da definire con il Ministero dello Sviluppo economico. Tutte queste risorse e progettualità concorrono ognuna per la ricostruzione materiale e sociale di Amatrice e dell’area del cratere laziale», ha detto Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Formazione e Politiche per la ricostruzione della Regione Lazio oggi a Rieti presso la Sala dei Cordari in occasione della presentazione dell’Ordinanza speciale in deroga firmata dal Commissario straordinario alla ricostruzione post sisma Giovanni Legnini, che riguarda la ricostruzione del centro storico di Amatrice, distrutto dal terremoto del 2016.

«Con l’ordinanza speciale in deroga, che segue il varo del PSR da parte del Comune, diamo finalmente il via alla ricostruzione del centro storico di Amatrice, completamente distrutto dal terremoto 2016. Si tratta di una sfida di grande complessità, senza precedenti per grado di distruzione nella storia delle ricostruzioni post sisma del nostro paese. Per affrontarla e vincerla occorreva individuare con precisione obiettivi, procedure e responsabilità di ciascuno degli attori pubblici e privati chiamati a contribuire al processo ricostruttivo: lo abbiamo fatto con un’ordinanza molto innovativa, densa di contenuti e munita di risorse finanziarie adeguate. Adesso occorre che ciascuno faccia la sua parte fino in fondo e ciò che appariva un’impresa ardua fino a pochi mesi fa, potrà realizzarsi. Con i nuovi strumenti varati, finalizzati all’accelerazione dei tempi dei lavori, altrimenti biblici, e con gli impegni attribuiti al Comune, alla Regione, all’USR Lazio, ai tecnici privati e pubblici, con il coordinamento del sub Commissario, che ringrazio tutti, si pongono le basi di un lavoro sinergico per conseguire gli obiettivi di un rapido ritorno a casa dei cittadini in edifici più sicuri, sostenibili ed intelligenti. L’ordinanza speciale ci permetterà, inoltre, di realizzare le infrastrutture necessarie alla ricostruzione privata del centro storico, dai sottoservizi alle reti e alla viabilità, e di ricostruire alcuni edifici necessari per la ripresa della vita tutti con impegno ed energia, consapevoli che il percorso inizia oggi e che esso andrà costantemente verificato e monitorato», ha aggiunto il Commissario Giovanni Legnini.

Anche il vescovo Domenico Pompili in occasione della presentazione dell’Ordinanza in deroga ha ringraziato il commissario Giovanni Legnini, riconoscendogli il merito di una decisa accelerazione per quanto riguarda gli interventi resi necessari dal sisma del 2016. Non senza riconoscere al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, di essere stato, insieme al Presidente della Repubblica, tra le figure istituzionali ad aver garantito la maggiore continuità di intervento nel cratere del terremoto dal drammatico evento a oggi. E visto il significativo insieme di interventi che finalmente si stanno mettendo in moto, il vescovo ha provato ad allargare l’orizzonte del discorso, perché «ciò che davvero dobbiamo ricostruire è il ponte tra il sud e il nord dell’Italia e questo ponte si chiama “Italia centrale”. Ben venga perciò tutto quello che riesce ad essere fatto affinché si dia all’Italia centrale, anche in termini di infrastrutture, quella agibilità che fin qui è mancata». Un’assenza che ha pesato non poco nella storia di spopolamento delle aree interne, e che agiva da assai prima del terremoto. E per questo la ricostruzione va letta in modo ampio: «L’ordinanza ha a che fare con la ricostruzione, ma mi sembra che vada letta non solo nel senso materiale, delle case, ma anche come un’opera di rigenerazione del tessuto sociale ed economico della terra di Amatrice. Mi mi pare importante tornare a ripetere che la vera e ricostruzione è possibile nella misura in cui, accanto ai dati economici e sociali, si tengono in gran conto anche quelli culturali e perfino spirituali».

«Leggo in questa prospettiva, in senso assolutamente positivo, l’abbinata tra il centro storico, di cui oggi vediamo sorgere l’ordinanza, con la Casa Futuro che sorgerà nell’area dell’Istituto Don Minozzi. Il progetto è giunto ormai alla sua fase esecutiva e sta per dare inizio alla vera e propria opera di ricostruzione. Queste due grandi aree, il centro storico e la Casa Futuro, saranno costruiti tenendo conto l’uno dell’altro: a me sembra che siano un po’ le due anime della ricostruzione-rigenerazione di cui dobbiamo sempre tener conto: quella appunto economica e sociale e quella culturale e spirituale».

L’ordinanza speciale prevede interventi su alcuni edifici di particolare importanza per l’identità stessa di questa comunità, dal Palazzo comunale ad alcune chiese, oltre alla rivitalizzazione sociale e economica del centro aprendo o riaprendo musei, centri culturali e realizzando opere di viabilità o relative ai sottoservizi; passaggi decisivi per dare nuovo impulso all’edilizia privata. Per la necessità di trovare soluzioni veloci e innovative anche dal punto di vista normativo, saranno istituiti un Tavolo Permanente di Coordinamento e Monitoraggio con tutti i soggetti coinvolti e una Conferenza dei Servizi Speciale.

Continua così l’impegno da parte della Regione Lazio in favore dell’area del cratere per la quale è stato da poco sbloccato il contratto istituzionale di sviluppo previsto dall’ultima legge di bilancio. Si tratta di 160 milioni di euro che sosterranno interventi aggiuntivi rispetto alla ricostruzione materiale nelle aree interessate dal sisma. Ulteriori risorse arriveranno dall’avvio del PNRR (Fondi europei e nazionali) e della Programmazione europea 2021-2027.

«Grazie all’impegno di tutti i soggetti coinvolti, Regione, Commissario, Ufficio della Ricostruzione, uffici del Comune, abbiamo uno strumento di semplificazione innovativo e fortemente operativo, con il quale avviare concretamente e realizzare la ricostruzione della nostra Amatrice, più sicura e migliore di quella che ci è stata portata via dal sisma con un occhio di riguardo per i nostri monumenti», ha concluso il vicesindaco di Amatrice, Massimo Bufacchi.