Regione Lazio: la convenzione con la Croce Rossa non si è interrotta per volontà della Giunta

«La convenzione tra Cri e Regione Lazio non si è interrotta per volontà dell’attuale giunta ma per l’indisponibilità della Croce rossa a continuare il servizio pervenuta con lettera formale agli uffici regionali nel settembre 2011». È quanto precisa in una nota l’Assessorato regionale alla Salute riguardo al protocollo tra Regione Lazio e Croce rossa.

«L’Assessorato regionale alla Salute – prosegue la nota – per garantire il servizio ai cittadini e il posto di lavoro a oltre 150 persone che erano state assunte da CRI in base ad un accordo sottoscritto dalla precedente giunta regionale che non prevedeva alcuna evidenza pubblica ma impegnava l’amministrazione ad assorbire nei ranghi dell’Ares 118 questi lavoratori attraverso una discutibile procedura di stabilizzazione, ha assegnato in via provvisoria il servizio ad aziende private in attesa di definire l’assegnazione attraverso procedura di gara».

«Successivamente Croce Rossa – sottolinea la nota – ha comunicato all’Assessorato alla Salute la volontà di discutere la possibilità stipulare una nuova convenzione ed è stato istituito un tavolo di lavoro tra Croce rossa, lo stesso Assessorato ed Ares 118 che ha portato a un nuovo accordo per l’affidamento del servizio di emergenza, che aggiunge rispetto al vecchio 8 postazioni fisse, 8 autoambulanze e un’auto medica».

«‘Trucchetti’ o qualsiasi altra forma approssimativa di gestione della cosa pubblica non appartengono a questa amministrazione regionale – conclude la nota – l’accordo prevede il mantenimento in servizio di tutti i lavoratori impiegati nella precedente convenzione e questo, in totale accordo con Croce Rossa, avverrà attraverso procedure chiare, trasparenti e nel pieno rispetto delle norme vigenti».