Valle del Primo Presepe

Record di visitatori sotto il Palazzo papale per il presepe del maestro Francesco Artese

Con l’inaugurazione nella serata di sabato 1 dicembre e le visite proseguite per l’intera la giornata successiva, circa tremila visitatori sono rimasti letteralmente a bocca aperta davanti all’opera di quarantanove metri quadrati, interamente artigianale e realizzata appositamente per l’evento della “Valle del Primo Presepe”.

Afflusso di visitatori record sotto gli archi del Palazzo Papale di Rieti per il presepe monumentale realizzato dal maestro materano Francesco Artese. Con l’inaugurazione nella serata di sabato 1 dicembre e le visite proseguite per l’intera la giornata successiva, circa tremila visitatori sono rimasti letteralmente a bocca aperta davanti all’opera di quarantanove metri quadrati, interamente artigianale e realizzata appositamente per l’evento della “Valle del Primo Presepe”.

Nel pomeriggio di domenica, la coda di visitatori provenienti da tutta Italia ha confermato la risonanza di Francesco Artese nell’arte presepistica internazionale. Il suo nome da molti anni mette insieme qualità artistica e grande successo di pubblico in ogni parte del mondo, da New York a Betlemme, dal Brasile alla Finlandia passando da piazza San Pietro e, quest’anno, anche con il presepe voluto dal presidente Mattarella a Palazzo del Quirinale.

Ma non meno emozionanti sono anche le altre esposizioni disposte per “La Valle del Primo Presepe”: il presepe “Roma ‘800” allestito nell’oratorio di San Pietro Martire e quello della “Campagna romana” in esposizione nella chiesa di Sant’Agostino, curati dall’Associazione Italiana Amici del Presepio, oltre alla Natività ambientata tra i monumenti reatini realizzata dalla Pia Unione Sant’Antonio di Padova nella chiesa di San Francesco. Preziose anche le esposizioni delle opere in concorso per questa seconda edizione della manifestazione: sempre nella chiesa di San Francesco sono in mostra i sorprendenti lavori realizzati dalle scuole, oltre sessanta presepi con i quali gli alunni hanno riletto la notte di Greccio del 1223.

Nel chiostro della Beata Colomba sono invece esposti lavori provenienti da tutta Italia per partecipare al contest di arte presepiale. Uno spaccato delle diverse letture possibili di un messaggio universale reso ancora più suggestivo dalla stupenda ambientazione dell’ex convento domenicano, dove si possono ammirare anche le stupende lunette affrescate con scene della vita della beata Colomba da Rieti.