Reate Festival, successo per il “Barbiere di Siviglia” di Paisiello al Vespasiano

Teatro Flavio Vespasiano delle grandi occasioni, il 25 settembre, per il Barbiere di Siviglia di Paisiello nella nuova produzione del Reate Festival. Un enorme successo, all’insegna della vitalità musicale dei giovani musicisti, protagonisti di un’opera dalla comicità garbata e lieve quanto trascinante.

Le spettacolari scenografie di Michele Della Cioppa all’apertura del sipario hanno annunciato la cifra qualitativa di uno spettacolo firmato dalla regia di Cesare Scarton in cui la verve attoriale dei cantanti era pari alla loro bravura vocale e musicale, sostenuti da una straordinaria orchestra di coetanei diretta eccellentemente da Fabio Biondi, che contemporaneamente suonava il violino. Il pubblico, contagiato dalla freschezza di uno spettacolo che in crescendo rivelava comunicativa teatrale e fascino musicale, ha applaudito le singole arie, tributando alla fine, nei ringraziamenti di tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione dello spettacolo, un lunghissimo entusiastico applauso.

In sala erano presenti grandi personalità del mondo della politica e della cultura. Oltre a Gianni Letta, Presidente della Fondazione Flavio Vespasiano, Carlo Fuortes, Giorgio Battistelli e Alessio Vlad rispettivamente Sovrintendente e direttori artistici del Teatro dell’Opera di Roma, Bruno Cagli Presidente emerito dell’Accademia di Santa Cecilia e fondatore del Reate Festival, e molti altri. Non mancavano naturalmente il sindaco della città Simone Petrangeli, l’assessore alla Cultura Anna Maria Massimi, e molte altre personalità del mondo delle istituzioni e della cultura di Rieti. Da sottolineare il sostegno della “Fondazione Alberto Sordi per i giovani” rappresentata da Giovambattista Varalli, che ha dichiarato il suo entusiasmo per aver potuto contribuire allo splendido risultato sostenendo la Reate Festival Orchestra costituita da giovani meritevoli.

Il Reate Festival prosegue oggi con il primo degli appuntamenti di Musica Sacra interamente devoluti alle popolazioni colpite dal sisma. Quattro concerti, ognuno al costo molto contenuto di 10 Euro, nei quali la grande Basilica di San Domenico risuonerà di note dedicate alle popolazioni colpite dal sisma e per i quali si chiede a tutto il territorio circostante di rispondere generosamente per un omaggio che oltre ad offrire un aiuto concreto possa testimoniare la collettiva partecipazione ad una rinascita.

Il 28 settembre il tradizionale e seguitissimo recital organistico avrà come protagonista Matteo Imbruno, organista titolare presso la Oude Kerk ad Amsterdam che suonerà il grande organo Dom Bedos Roubo, magnifico strumento della Basilica di San Domenico costruito per il Giubileo del 2000. Il 1 ottobre una grande composizione come la Messa di Gloria di Puccini sarà eseguita dall’Orchestra Sinfonica Abruzzese e dal Coro dell’Accademia di Pescara con la direzione di Pasquale Veleno. Chiuderà il ciclo il 9 ottobre un’antologia di composizioni sacre di Faurè, Poulenc e Mendelssohn eseguite dal Coro femminile del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Roberto Gabbiani (9 ottobre).

Foto di Alex Giagnoli e Massimo Renzi