“Quelli di Villa Sant’Anatolia”: dal virtuale al reale

È nato tutto in modo spontaneo grazie a Facebook. Dal ritrovarsi virtualmente sul social network pubblicando foto e ricordi dei bei momenti trascorsi a Villa Sant’Anatolia all’idea di organizzare una rimpatriata per tutti coloro che, negli anni, hanno avuto modo di frequentare i campiscuola nella casa diocesana in riva al Turano.

È nato così il “Villa Sant’Anatolia day” tenutosi la domenica di Pentecoste in una location diversa da quella che era la casa di Castel di Tora (dal 2006 purtroppo non più in uso alla diocesi): il santuario francescano della Foresta, dove sin dal mattino si sono ritrovati tanti degli “ex” ormai avanti in età ma carichi del bagaglio di esperienze formative e spirituali vissute ai campi svolti presso l’amata Villa.

Ad accoglierli, l’immancabile don Luigi Bardotti, per trent’anni e più l’anima di Villa Sant’Anatolia, con il vecchio nastro dell’Ave di Lourdes che tutte le mattine faceva tradizionalmente da sveglia ai “campisti”. Preghiera di apertura, consegna del foulard con lo speciale logo di “Quelli di Villa Sant’Anatolia” appositamente realizzato, poi i giochi nello spirito di una volta, nonostante gli anni trascorsi.

Trasferta al vicino ristorante per il pranzo e la visione del videoclip realizzato con tante foto uscite fuori da tanti cassetti che documentano le esperienze vissute dalle varie generazioni, poi il ritorno al santuario per prepararsi alla celebrazione eucaristica.

A quelli già presenti, per la liturgia, si sono aggiunti tanti altri, compresi i giovani di Azione Cattolica provenienti dal Terminillo dove si era svolta una due giorni di spiritualità, per unirsi alla solenne Eucaristia della festa di Pentecoste presieduta da don Luigi e concelebrata da altri sacerdoti legati all’esperienza dei campiscuola: don Roberto, don Zdenek, don Mariano (e si sono affacciati pure don Fabrizio e don Emmanuele).

La conclusione con l’immancabile falò, durante il quale si sono lanciati dei palloncini bianchi con legati i nomi di coloro che sono già in cielo e per i quali non è mancato l’affettuoso ricordo. Una splendida giornata in nome di una storia che è stata significativa per tanti nel tempo della fanciullezza e dell’adolescenza, al di là delle strade prese successivamente.

E che si è pronti a valorizzare nel modo che Dio vorrà…

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