Protezione Civile: il C.E.R. di Rieti si addestra in Germania

Da giovedì 10 a domenica 14 settembre 2015, la città tedesca di Ulm e il fiume Danubio saranno lo scenario di una esercitazione internazionale, che vedrà tra i protagonisti anche la Protezione Civile italiana, tra cui il C.E.R. di Rieti. L’obiettivo è mettere alla prova la cooperazione tra Paesi confinanti nella risposta alle crisi emergenziali, in un più ampio scenario che coinvolge il meccanismo Europeo di Protezione Civile.

La Struttura di missione italiana, coordinata dalla Federazione Nazionale del volontariato COOPER e che sarà in partenza dall’aeroporto di Fiumicino nella mattinata di domani, è composta da circa 60 tecnici provenienti da varie parti d’Italia, tutti specialisti nelle numerose attività che andranno messe in campo in caso di emergenza di Protezione Civile, tra cui telecomunicazioni, assistenza alla popolazione, salvaguardia dei beni culturali, Genieri, coordinatori delle strutture operative e operatori nell’ambito socio-sanitario.

«Prenderemo parte a questa esercitazione internazionale, con lo spirito di servizio che contraddistingue il volontariato di Protezione Civile» sottolinea Crescenzio Bastioni, responsabile del C.E.R. di Rieti. «Il poterci confrontare con i colleghi tedeschi e condividere con loro le buone prassi nelle attività di soccorso, rappresenta per noi un importante addestramento, finalizzato a migliorare la capacità di risposta alle emergenze».

«Desideriamo ringraziare pubblicamente la Federazione nazionale COOPER e la sua struttura di Protezione Civile, per la stima dimostrata nell’invitarci a partecipare a questa importante prova esercitativa che si svolgerà in Germania, segno dell’elevata considerazione che cui gode il C.E.R. di Rieti nel delicato settore del soccorso in caso di catastrofe. Sarà l’occasione – conclude Bastioni – per migliorare le conoscenze reciproche ed affinare i sistemi di cooperazione con i colleghi di altre nazioni. Ciò ci permetterà di essere maggiormente preparati e pronti ad intervenire nelle situazioni di emergenza non solo in Italia, ma anche con una proiezione nei scenari internazionali».

Nel corso dei quattro giorni di esercitazione, saranno presenti come osservatori gli Ispettori delle Nazioni Unite, che avranno il compito di certificare, sotto egida O.N.U., l’organizzazione ed i risultati conseguiti nelle varie fasi di addestramento.