Primarie del Centrosinistra: Petrangeli

Simone Petrangeli è il candidato che Sel propone alle elezioni primarie che decreteranno il nome di chi rappresenterà il centrosinistra alle amministrative del 2012 per scegliere il nuovo sindaco della città.

Perché hai scelto proprio una libreria per lanciare la tua candidatura.

Perché credo, anzi sono convinto, che la cultura giochi un ruolo fondamentale nella vita di una città. Cultura intesa non come una cosa riservata a pochi, per pochi, ma qualcosa che racchiuda tutte le caratteristiche di un’intera popolazione. Le idee, i pensieri, le diverse esperienze che unite insieme possono dare vita a qualcosa di bello e d’importante. Il volto di una città e dei suoi abitanti. Da sempre la cultura, intesa in senso più ampio, è stata anche la ricchezza di un popolo. Ed oggi c’è tanto bisogno di cultura. Soprattutto condivisa.

Da dove nasce la scelta di candidarti?

Dai tanti che me lo hanno chiesto e dalla voglia comune di restituire alla nostra città un futuro cercando di contrastare un declino che sembra inevitabile. Rieti sta soffrendo, soprattutto in questi ultimi anni, di un isolamento che è andato via via aumentando.

I problemi sono facili da individuare. Qualcuno afferma che sono ormai sotto gli occhi di tutti. Ma le soluzioni sono altrettanto semplici da individuare?

È vero che a volte, quando la politica parla, i cittadini non si aspettano più nulla perché, troppo spesso, le tante promesse fatte sono state disattese. Ma credo che Rieti possa svolgere, con la collaborazione di tutti, il ruolo di capoluogo di un’area vasta, connotata da problemi, ma anche dalle potenzialità inespresse delle aree interne. Mi piace pensare ad un modello di governo di area vasta che coinvolga tutti i Comuni della zona che insieme al capoluogo fanno della conca reatina una terra di sessantamila abitanti.

Durante la conferenza stampa hai parlato di Rieti comune d’Europa.

Certo, perché bisogna guardare avanti, alle grandi modificazioni in corso nell’economia globale e nel mondo, con la consapevolezza che anche Rieti è parte del mondo e dell’Europa. Possiamo fare di Rieti la città della qualità della vita e dell’economia verde, facendo in modo che ambiente e paesaggio siano fonte di reddito per l’intera comunità in una visione che prospetti la riconversione ecologica dell’economia. Una maggiore attenzione alle istanze comunitarie farà in modo che anche la nostra città possa utilizzare le numerose risorse economiche messe a disposizione dei comuni dalla Unione Europea per affrontare i progetti di rimodernamento. Finora tutto questo non è stato fatto e tante possibilità di crescita sono andate perse.

A parole sembra molto bello, ma i fatti, quando ci si confronta con la realtà e la burocrazia, a volte sono diversi.

Ed è per questo che legalità, trasparenza e partecipazione devono essere il metodo attraverso il quale ridare alla città un governo competente, efficiente ed efficace. Bisogna tagliare i costi della politica ed azzerare le spese inutili.

Governo che sia però anche più vicino e soprattutto più comprensibile ai cittadini.

Ed infatti ritengo, per fare un esempio, che il bilancio comunale debba essere reso comprensibile ed i cittadini abbiano il diritto di conoscerlo e poterne decidere l’utilizzo attraverso il bilancio partecipato.

In qualche modo, essendo consigliere comunale dal 2002, già conosci come si muove e funziona la macchinosa struttura del governo cittadino.

Vero. Ed ho anche potuto vedere le enormi lacune e le possibilità di crescita sprecate. Da qui la necessità, insieme ai cittadini, di combattere il malcostume della logica dell’interesse personale e della clientela che hanno sempre impedito una programmazione di crescita di più ampio respiro. Credo sia giunto il momento di cambiare, ed il cambiamento passa attraverso la buona politica, la partecipazione e la condivisione.

Quindi secondo te Rieti ha ancora una possibilità di futuro.

Ne sono convinto. In questa nostra città possono e debbono nascere possibilità e prospettive a lungo termine per la nostra generazione e per quelle future. Per questo ho deciso di impegnarmi in prima persona. Ci metto tutto me stesso, la mia passione. Mi candido a rappresentare la coalizione di centrosinistra nelle prossime elezioni comunali, convinto che si possa arrivare a quel rinascimento civico della nostra comunità cittadina necessario per proiettare Rieti nel futuro. L’amministrazione comunale è uno strumento attraverso il quale è possibile fare tutto questo.

Rieti e futuro. Due parole che oggi sembrano molto lontane. Soprattutto alle nuove generazioni.

Non possiamo permettere che il destino della nostra città, dove oltre la metà dei giovani e delle giovani è costretto ad emigrare per studiare o lavorare, sembri irrimediabilmente segnato. Per questo dobbiamo costruire una città capace di futuro. Credo sia necessario un rinnovamento della classe dirigente ed un impegno in prima fila della mia generazione, che non può rimanere a guardare. Penso alle mie figlie e vorrei per loro una Rieti diversa in cui non sia più necessario andare via per valorizzare il proprio talento. Desidero per loro e per tutti gli altri bambini di oggi e adulti di domani, una città migliore.

Come?

Per esempio una città policentrica, relazionale, sostenibile, che elimini gli sprechi, che investa nelle persone. Una città dello sport, dei giovani e della cultura, con percorsi ciclabili e pedonabili, con un centro storico rinnovato e valorizzato. Dobbiamo pensare alla nostra città come bene comune, in cui i giovani abbiano la possibilità e siano incentivati ad avviare le proprie attività, una città dove chi è andato via possa tornare portando con sé le esperienze acquisite altrove. Una città che non si debba più sognare, ma si possa vivere. Insieme.