Premio Letterario: val la pena di dibattere!

Leggo ripetuti articoli sul Premio Letterario Città di Rieti e vedo che nessun lettore ha mai espresso un commento su nessun articolo e da anni ed anni indietro.Vedo anche che è sorta una polemica tra l’assessore alla cultura del Comune e qualcuno che pone varie domande sulla necessità dell’evento, sulla convenienza per la città di procastinare il premio, sulle modalità di scelta dei così detti giurati che non si sa chi siano e su altre questioni.

Sono un po’ sorpresa del fatto che ai cittadini non interessi gran che di tali problematiche, poiché vedo che nessuno partecipa alle riflessioni proposte. Ma credo che il silenzio dei cittadini reatini, che evidentemente non tengono molto in considerazione l’emergenza della elevazione del proprio livello culturale sempre diffidenti e spesso indifferenti agli altri fuori da sé, sia un brutto segno.

Le domande poste all’assessore dal cittadino in questione dovrebbero far aprire un dibattito ampio. Bisogna stanare dalla propria pigrizia mentale e culturale i cittadini ed interessare forse di più i giovani alla lettura di opere apprezzabili. Leggere e leggere molto impone uno slancio fuori da sé e ciò denota intelligenza.

I cittadini debbono mettere in gioco ed esercitare di più la propria capacità di riflessione, di ragionare e di confrontarsi anche con incontri con scrittori e studiosi. Ciò serve molto al nostro progresso. Non importa se si hanno idee diverse, ciò che importa è confrontarsi, discutere, ricercare il dialogo per poi scegliere e decidere in libertà e responsabilità.

Penso che l’Assessore, stimata persona ed apprezzabile amministratore nel suo campo, debba e possa essere approssimato per così dire da cittadini che abbiano il desiderio e sentano il bisogno di dare suggerimenti o chiedere solo chiarimenti sui punti che l’anonimo lettore pone legittimamente.

A questo punto c’è da suggerire di rendere trasparenti tutti i punti e le ragioni esposte negli articoli apparsi sul tema al quale anch’io porrò da ora attenzione.