In preghiera a Greccio: imparare da Maria a puntare il cuore a Dio

È stato un momento di preghiera grata il rosario pregato e meditato con i frati al santuario di Greccio nella festività solenne dell’Immacolata Concezione di Maria, e lì con lo spirito di Francesco, singolare innamorato di Maria, per la custodia della «nostra madre terra» contro tanti sfruttamenti vergognosi che mettono in pericolo la bellezza con cui Dio l’ha creata e affidata alla cura dell’uomo. La preghiera è stata rivolta allo Spirito Santo, Sposo dell’Immacolata Vergine Maria, per i nostri pastori affinché ci guidino sui sentieri della vera gioia del Vangelo e perché, come auspicò fin dall’inizio del suo pontificato papa Francesco, avvertano sempre su di loro «l’odore delle pecore».

Si è pregato per la pace nel mondo, la pace vera, quella che viene da Dio, che Gesù diffuse dovunque andò, per la quale Maria Immacolata, da Lourdes a Fatima a Guadalupe, dovunque è apparsa, ha invitato e invita a pregare.

A impreziosire la giornata sono state anche le parole del messaggio di papa Francesco dopo la preghiera dell’Angelus, sulle quali vale la pena tornare: «La Chiesa oggi si complimenta con Maria chiamandola tutta bella, tota pulchra. Come la sua giovinezza non sta nell’età, così la sua bellezza non consiste nell’esteriorità. Maria, come mostra il Vangelo odierno, non eccelle in apparenza: di semplice famiglia, viveva umilmente a Nazaret, un paesino quasi sconosciuto. E non era famosa: anche quando l’angelo la visitò nessuno lo seppe, quel giorno non c’era lì alcun reporter. La Madonna non ebbe nemmeno una vita agiata, ma preoccupazioni e timori: fu “molto turbata” (v. 29), dice il Vangelo, e quando l’angelo “si allontanò da lei” (v. 38), i problemi aumentarono. Tuttavia, la piena di grazia ha vissuto una vita bella. Qual era il suo segreto? Possiamo coglierlo guardando ancora alla scena dell’Annunciazione. In molti dipinti Maria è raffigurata seduta davanti all’angelo con un piccolo libro in mano. Questo libro è la Scrittura. Così Maria era solita ascoltare Dio e intrattenersi con Lui. La Parola di Dio era il suo segreto: vicina al suo cuore, prese poi carne nel suo grembo. Rimanendo con Dio, dialogando con Lui in ogni circostanza, Maria ha reso bella la sua vita. Non l’apparenza, non ciò che passa, ma il cuore puntato verso Dio fa bella la vita. Guardiamo oggi con gioia alla piena di grazia. Chiediamole di aiutarci a rimanere giovani, dicendo “no” al peccato, e a vivere una vita bella, dicendo “sì” a Dio».

Maria «brilla come segno di sicura speranza e di consolazione per il popolo di Dio in cammino»: siamo grati di poter diffondere attorno a noi il suo sorriso pieno del cuore di Dio.