Pregare il Rosario coi padri Mariano e Luca

Gli amici del Terminillo – che ne hanno potuto godere una gradita presentazione quest’estate – e i parrocchiani di Cittaducale lo conoscono già e non sono pochi a usarlo per la preghiera: un piccolo sussidio, uscito dalla penna di padre Mariano Pappalardo e del suo “discepolo” don Luca Scolari, con il quale aiutare a vivere nell’ottica spirituale di una corretta mariologia la devozione mariana per eccellenza, quella del Rosario.

Ave speranza nostraSi intitola Ave, speranza nostra il libretto edito dalle Dehoniane di Bologna che raccoglie le meditazioni dei vari misteri che accompagnano lo “sgranare” delle orazioni con la corona cara a generazioni di fedeli, con lo scopo che non si limiti a un puro recitare giaculatorie in modo meccanico e ripetitivo, ma davvero orienti il cuore del credente alla contemplazione degli episodi evangelici che l’orante è chiamato a fare propri invocando l’intercessione di Maria.

I due autori – sacerdoti della Fraternità monastica della Trasfigurazione che ha in cura le parrocchie del Terminillo e di Cittaducale e anima la scuola teologica a S. Rufo – propongono una meditazione che, si legge nell’introduzione, «cerca di cogliere le linee portanti del mistero cristiano e mariano, cercando di collegare l’evento contemplativo e orante con la vita quotidiana nella quale l’uomo è immerso. La preghiera infatti scaturisce dalla vita per sostenere e alimentare la quotidiana esperienza umana: l’incontro con Dio deve essere punto di approdo e di partenza per la vita del cristiano». Nelle pagine del volumetto si possono così seguire meditazioni introduttive ai quattro gruppi dei misteri del Rosario (gaudiosi, dolorosi, gloriosi, luminosi) e per ciascun mistero, dopo il brano scritturistico di riferimento, un “invito alla riflessione” e una breve preghiera.

La presentazione del libriccino, svoltasi in agosto al templum pacis terminillese nell’ambito delle iniziative estive offerte ai frequentatori della montagna, ha offerto l’occasione per richiamare i cardini di una corretta spiritualità mariana, secondo i fondamenti biblici, liturgici, ecumenici ed ecclesiologici delineati nella Marialis cultus di Paolo VI, anche con una bella lettura dell’icona artistica da cui è preso il particolare (il volto della Madonna) scelto come immagine di copertina: la celebre Maestà di Duccio di Boninsegna conservata a Siena.