Prefettura di Rieti, nuova iniziativa per l’attuazione del Protocollo d’intesa contro la violenza alle donne

Si è svolta oggi un’iniziativa nell’ambito delle attività che la Prefettura da tempo promuove per l’attuazione del Protocollo d’intesa sottoscritto con le istituzioni locali e le organizzazioni del terzo settore, allo scopo di tutelare le donne e i minori vittime di abusi, creando le condizioni opportune per la diffusione di una cultura della non violenza e della parità di genere.

In particolare, nel Salone di Rappresentanza della Prefettura, è stata organizzata la giornata conclusiva del percorso formativo curato dall’Associazione di volontariato Capit di Rieti su “L’accoglienza congiunta – come contrastare e prevenire la violenza di genere”.

Il progetto, finanziato da Regione Lazio, Lazio Innova e BicLazio, è articolato in sette moduli rivolti alle diverse figure professionali che operano presso strutture pubbliche ovvero di volontariato.

L’evento, svoltosi secondo l’unito programma, si è aperto con il saluto del Prefetto Valter Crudo e con l’introduzione dei responsabili del Capit che, nell’evidenziare le finalità del percorso formativo, hanno illustrato gli argomenti dei sette moduli, trattati da professionisti, quali psicologi, psicologi psicoterapeutici, comunicatori e dirigenti del servizio sanitario che hanno affrontato il tema della “violenza di genere” sotto diversi profili, in relazione alla necessità di costruzione di buone prassi di tutela tra soggetti pubblici e privati, per l’ottimizzazione delle azioni di prevenzione e di gestione del fenomeno.

I successivi interventi hanno descritto ulteriori iniziative sviluppate sul territorio sempre inerenti il tema: l’una ha visto protagonisti alcuni detenuti della Casa Circondariale di Rieti che hanno realizzato un video sulla violenza alle donne, uno spot ed un manifesto sulla pubblicità sessista, coordinati dai docenti del Centro Interprovinciale d’Istruzione per gli Adulti – CPIA 6 di Rieti, in collaborazione con il Comune di Rieti e coadiuvati dall’educatore e dal personale del Carcere.

L’altra, ha riguardato la procedura attivata dall’Azienda Sanitaria Locale di Rieti presso il pronto soccorso dell’Ospedale esclusivamente per le vittime di violenza, senza distinzione di genere e di età, cd. “codice rosa”. Tale procedura prevede l’intervento sinergico di un gruppo interistituzionale che, sulla base delle rispettive competenze, presta immediate cure mediche, sostegno psicologico e assistenza giudiziaria a chi subisce violenza, per evitare che la paura di ritorsioni privi del coraggio di denunciare l’accaduto.

L’incontro è stato infine proficuo per le proposte riguardanti i successivi approfondimenti finalizzati ad integrare e rafforzare la rete di prevenzione ed intervento sul territorio.

Presenti le istituzioni locali, le forze dell’ordine, le associazioni di volontariato ed alcuni rappresentanti degli enti che gestiscono l’accoglienza dei migranti in provincia.