Poste Italiane si conferma una delle realtà lavorative con la più alta percentuale femminile di dipendenti in Italia.
«La provincia di Rieti – spiegano dall’azienda – è un esempio concreto dell’integrazione della componente femminile in tutti gli ambiti aziendali. Nel settore del recapito, per esempio, ben 3 centri di distribuzione su 4 sono diretti da una donna, compreso quello del capoluogo, in via Tancia, gestito da Graziella Angeletti. Inoltre, il 57% dei 144 portalettere della provincia è una donna, dato addirittura superiore a quello nazionale, che registra una presenza femminile pari al 53%».
Valorizzare le competenze femminili in tutti i settori lavorativi aziendali, compresi gli ambiti dirigenziali e gestionali, in linea con le direttive europee riguardanti le pari opportunità e la parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego, rappresenta da sempre uno degli obiettivi più importanti di Poste Italiane: «L’occupazione femminile all’interno dell’Azienda risale infatti al 1865 ed è aumentata in modo graduale e inarrestabile nel corso degli anni. Ai primi del ‘900 il ruolo femminile viene riconosciuto e tutelato per la prima volta ma è solamente nel corso della Prima Guerra Mondiale che si assiste ad un significativo aumento del numero di donne occupate per compensare i tanti dipendenti postali chiamati al fronte, fino alla prevalenza dei giorni nostri. Un percorso lungo e importante per tutte le donne, legato a quello di una Azienda che ha sempre rispecchiato l’evolversi dei costumi e delle consuetudini che caratterizzano il sistema Paese».