Posta festeggia Sant’Antonio Abate, l’antica tradizione si rinnova con la benedizione del vescovo

La festa di Sant’Antonio Abate che si celebra ogni gennaio a Posta ha origini antichissime. La Confraternita di Sant’Antonio nacque nel Comune dell’alta provincia reatina nell’800, con l’intento di conservare e tramandare la tradizione dei festeggiamenti religiosi e civili in onore del santo protettore degli animali domestici, con una particolare accezione per quelli destinati all’agricoltura, ai tempi pressoché unico sostentamento economico di quei territori.

Per mantenere in vita la chiesa dedicata al santo e destinata ad essere chiusa in mancanza di sostentamento, i confratelli usavano i soldi ricavati dalla vendita della legna che andavano a tagliare nei boschi e riportavano in paese con l’ausilio degli animai da soma. Da qui prende origine la tipica “sfilata delle stanghe” per le vie del paese, ovvero il passaggio di animali, un tempo soprattutto buoi ed asini, oggi principalmente cavalli, che trascinano enormi tronchi di alberi da vendere successivamente.

Un momento caratteristico e particolarmente suggestivo della festa, in programma per il mattino, quando alle prime luci del giorno gli animali vengono preparati, strigliati e bardati con finimenti variopinti e ornamenti colorati per creare l’atmosfera di festa. Una manifestazione che quest’anno gli organizzatori hanno voluto ancor più allegra e festosa, dopo l’annullamento “forzato” dello scorso anno a causa del terremoto: dal 17 al 21 gennaio il paese sarà avvolto da musica e folklore, con un’ulteriore data aggiunta, quella del 27, per la sagra della polenta di farro con ricotta stagionata.

Non mancheranno altri prodotti tipici del territorio legati alla tradizione culinaria invernale dei luoghi, piatti nutrienti e saporiti come gli zampetti di maiale in salsa verde, e nella giornata di domenica polenta con salsicce e fagioli. Sabato 20 avrà luogo un altro momento saliente e molto sentito della manifestazione, l’accensione di un grande fuoco nella piazza del paese, simbolo evocativo della figura di Sant’Antonio Abate. Per la benedizione del falò arriverà a Posta il vescovo di Rieti Domenico Pompili.