Polonia, i segni profondi del Giubileo. “Opere di misericordia” nella geografia del Paese

Case di accoglienza, mense per i poveri, strutture di cura per anziani e ammalati. La fantasia della carità attraversa il Paese centro-orientale, dove sono sorte, o sono in fase di realizzazione, iniziative promosse da diocesi, Caritas, comunità parrocchiali. Una cura speciale per i bambini e le persone affette da tumore o malattie rare. Da Brzegi a Elk, da Kalisz a Swinoujscie: segni permanenti dell’anno santo.

A Brzegi, vicino a Cracovia, ha aperto le porte ai bisognosi la casa Campus Misericordiae costruita dalla Caritas polacca e benedetta da Papa Francesco in occasione della Gmg2016. Il cardinale Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, il 1° dicembre, inaugurando la struttura che si colloca tra i numerosi frutti concreti del Giubileo in Polonia, parlando dell’incontro dei giovani ha sottolineato che “l’appuntamento al quale hanno partecipato i rappresentanti di quasi 200 Paesi del mondo ha risvegliato la consapevolezza che la Chiesa, per la sua natura cattolica, sia inviata a tutti gli uomini, i popoli, i gruppi sociali e alle persone di tutte le età, e che nella grande comunità universale della Chiesa nessuno abbia così poco da non poter condividerlo con altri e nessuno abbia così tanto da non avere bisogno di un aiuto e sostegno”. A Brzegi, oltre alla casa del Campus Misericordiae destinata ad alcune decine di persone anziane bisognose di cure nonché a chi necessiti di inclusione sociale, la Caritas diocesana ha costruito anche un edificio di 800 metri quadrati destinati al magazzino di generi alimentari per oltre 40mila poveri della regione di Malopolska. La costruzione degli edifici è stata finanziata con fondi del governo e del comune di Wieliczka, mentre l’allestimento è a spese della Caritas.

Attenzione specifica per gli anziani. Nell’Anno della misericordia in numerose altre località della Polonia sono sorti centri di cura per anziani e malati. A Elk, nel nord est del Paese, già da maggio scorso è in funzione la Casa della misericordia capace di accogliere 44 ospiti fissi e numerose altre persone che usufruiscono del reparto diurno della struttura dove ricevono cure mediche e fisioterapeutiche o partecipano alle terapie di gruppo. Un’altra struttura simile sta per sorgere a Kalisz, nella Polonia centrale. Il promotore dell’iniziativa è il vescovo Edward Janiak che già nel 2003 aveva fatto costruire nel proprio comune natio di Malczyce una struttura analoga.Nella diocesi di Bielsko e Zywiec, nel sud del Paese, invece, a breve verrà inaugurata una casa di cura per sacerdoti emeriti,capace di ospitare una ventina di anziani presuli con gravi problemi di salute.

Prendersi cura dei malati. A Leszno, nella diocesi di Poznan, nell’Anno giubilare della misericordia sono iniziati i lavori di ristrutturazione dell’edificio (acquistato con i fondi dell’arcidiocesi di Poznan su iniziativa di monsignor Stanislaw Gadecki) destinato in parte a nuovo orfanotrofio, ma anche ai bambini con la sindrome alcolica fetale (inclusa nel mondo fra le malattie rare, che in Polonia colpisce circa l’1% di neonati).La raccolta di fondi necessari per l’adattamento della struttura viene promossa dalla Caritas diocesana con l’importante sostegno da parte dei privati.L’arcidiocesi di Wroclaw (nel sud ovest della Polonia) promuove dal canto suo e con impegno notevole lo sviluppo di ambulatori specialistici delle suore Borromee (Suore della carità di San Carlo) le quali non solo hanno installato presso una delle sedi la “ruota degli esposti” (per i neonati abbandonati) ma hanno istituto anche un centro di cura dell’infertilità e per i prossimi anni pianificano la realizzazione di una clinica di ginecologia e neonatologia nonché di una scuola per il personale medico. All’altro capo della Polonia, nell’estremo nord ovest, l’arcidiocesi di Stettino nell’anno santo, presso una delle parrocchie di Swinoujscie, ha promosso l’allestimento di un centro specialistico per malati di cancro.L’idea di istituire dei centri di medicina palliativa presso le parrocchie è stata ripresa poi anche da altre diocesicome ad esempio quella di Tarnow (nel sud est della Polonia).

Dar da mangiare agli affamati… “Gesù è presente nei bisognosi e negli affamati”, ha ricordato l’arcivescovo di Czestochowa, mons. Stanislaw Nowak, inaugurando di recente la nuova mensa di Sant’Antonio dove vengono erogati pasti per 50 persone al giorno. Nella località di Lipnik, vicino a Bielsko, sempre nel sud della Polonia, a metà novembre è stato invece inaugurato un particolare ristorante dove il guadagno proveniente dalla vendita dei pasti (per il prezzo modico di 10 zloty, circa 2,5 euro) è destinato a una fondazione della Caritas locale. I pasti vengono anche recapitati a domicilio a persone disabili, ma il ristorante è particolarmente noto soprattutto per l’organizzazione degli eventi. “Abbiamo già chiuso le prenotazioni per il prossimo mese di maggio quando ci saranno le Comunioni”, annuncia non senza fierezza il gestore della struttura, Rafal Chrzan.Un aiuto concreto ai bisognosi lo si vuole dare anche attraverso la radio.Quella diocesana di Tranow publicizza per esempio l’erogazione dei buoni spendibili in uno speciale negozio della Caritas per ottenere in cambio alcuni generi di prima necessità.