Polizia Provinciale: prima assise dell’associazione di categoria a Rieti

Successo di partecipazione , martedì 14, per la prima assise della neonata Associazione Italiana Agenti ed Ufficiali di Polizia Provinciale (AIPP), con 150 operatori convenuti – in ferie e a proprie spese – da tutte le regioni italiane a Rieti (presso la sala incontri dell’associazione “ALCLI Giorgio e Silvia” in via del Terminillo) per approvare il proprio statuto, eleggere i propri rappresentanti di categoria, e predisporre una serie  di iniziative a salvaguardia della specificità di un mestiere spesso misconosciuto.

Sono oltre 2.500 i poliziotti provinciali quotidianamente impegnati sul territorio, in particolare quello extra-urbano, per il rispetto di una vasta normativa nel campo della tutela dell’ambiente, della salvaguardia dei beni naturali e del patrimonio faunistico, e per la sorveglianza di moltissime migliaia di km. di strade provinciali; un’attività specializzata che non si vuol vedere travolta da pluri-annunciate riforme istituzionali e da affrettate disposizioni di spending-review, che hanno ormai preso di mira l’ente provincia come capro espiatorio di generali inefficienze individuabili in ben altri livelli istituzionali.

Il personale di polizia provinciale, con compiti che spaziano dai controlli su discariche abusive e trasporto di rifiuti tossici, lotta al bracconaggio, protezione civile, controllo dell’abusivismo e degli inquinamenti, vuole veder riconosciuto il proprio ruolo e scongiurare che un’eventuale trasferimento delle competenze provinciali ai comuni possa polverizzare corpi e servizi di P.P. già strutturati su compiti di “area vasta”, non gestibili a livello di polizia municipale e oggi non surrogabili da altri corpi di polizia. L’unitarietà e la specializzazione delle strutture di polizia provinciale devono essere comunque salvaguardate sia nel caso che le province vengano riformate e/o accorpate, sia in caso di loro eventuale futuro superamento (purchè le P.P. sia incardinate o sul livello istituzionale regionale o in forze di polizia ad analoga vocazione).

Dopo l’elezione del primo consiglio direttivo, l’Associazione ha ospitato la conferenza, conclusasi in serata, del GIP di Terni, dott. Maurizio Santoloci, noto magistrato direttore del sito web giuridico-ambientale www.dirittoambiente.net , che ha svolto un’approfondita relazione sulla nuova normativa statale sulle terre e le rocce di scavo, con tutte le relative implicazioni legate all’illecito smaltimento di rifiuti pericolosi.