Poggio Fidoni festeggia patrono e 150° dell’Unità d’Italia

Una grande festa si è svolta a Poggio Fidoni di Rieti in onore del Patrono S. Sebastiano Martire (Compatrono di Roma) e di S. Vincenzo Ferreri con manifestazioni religiose e civili che si sono susseguite in un’atmosfera di entusiasmo e di devozione e con la partecipazione attiva di quasi tutta la popolazione.

Nella Chiesa di S. Michele Arcangelo, adornata da tanti fiori, dopo il Triduo di preparazione è stata celebrata una solenne Santa Messa presieduta da mons. Giovanni Maceroni, Direttore degli Archivi Unificati della Curia Vescovile di Rieti, coadiuvato dal parroco don Gino Greco e dal diacono don Agostino Russo. Eccellente il Coro di Poggio Fidoni diretto da Luisella D’Angeli con il tenore Maurizio Muratori.

Una lunga processione con le statue dei Santi portate a spalla da molti giovani e seguita da centinaia di persone con fiaccolata e dalla Banda Musicale Adamo Cucchi di Configni (Ri), si è snodata per le vie del paese adornate da drappi, da bandiere tricolori ed europe, da artistiche luminarie di Orlando Carosi e, per la strada di campagna illuminata da mille lampadine raggiungendo il cimitero adiacente alla Chiesa del Patrono S. Sebastiano Martire.

La chiesa è ancora chiusa per i danni causati dai terremoti del 1997 e del 2009, in attesa di interventi urgenti per evitare il crollo di una Chiesa del XVI secolo con dipinti murali che la Soprintendenza per i Beni Storico-Artistici ed Etnoantropologici del Lazioritiene “interessanti per il gusto narrativo delle rappresentazioni e la vivacità espressiva dei personaggi, tipici della pittura locale del XVI secolo”.

Nel cimitero sono state elevate preghiere per i defunti. Al ritorno, come da tradizione, una sosta al monumento ai caduti, i suggestivi fuochi pirotecnici di Morsani e rientro in Chiesa. E’ stato commemorato Franco Bellizzi, amico di tutti, indimenticabile presentatore e animatore da molti anni delle varie manifestazioni. Il Comitato ha offerto alla affettuosa moglie Mina Bucci un omaggio floreale. Nell’ambito delle cerimonie è stato festeggiato il 150° anniversario dell’Unità d’Italia con la deposizione di una corona ai caduti dal Picchetto d’Onore della Scuola Interforze Difesa N.B.C. di Rieti con il Ten. Marco Carosi e il Maresc. L.te Gianni Brunelli.

Il Consigliere comunale Fabio Nobili ha dato lettura di una lettera di saluto del Sindaco Emili nella quale è ricordato che l’Italia ripudia la guerra ed alle nuove generazioni è rivolto il messaggio di lavorare affinché le guerre siano soltanto un brutto ricordo. Il Consigliere regionale Lidia Nobili ha, tra l’altro, sottolineato la felice coincidenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia e l’omaggio ai nostri caduti piccoli e grandi eroi , ancorché invisibili ma che ci hanno regalato l’Italia unificata mentre in altre parti del mondo c’è ancora la guerra.

Il parroco don Gino Greco ha impartito la benedizione ed ha evidenziato il connubio Fede-Patria che si esprime con questa manifestazione quale atto di riconoscenza per quanti si sono immolati per realizzare l’Italia unita, come San Sebastiano che divenne martire per affermare la Fede. Molti bambini, preparati da Graziella Alisciani, hanno cantato l’Inno di Mameli accompagnati dalla Banda Musicale. Interessante la mostra fotografica realizzata dalla pittrice M.A. Contilli che ha evidenziato momenti significativi del percorso storico per giungere all’Unità d’Italia. Un grande plauso va al Comitato festeggiamenti costituito da Marcello Bucci, Giancarlo Marcelli, Angelo Muratori e Giuseppe Nobili, coadiuvato dai familiari, da amici e da molti giovani che ha organizzato un ricco programma civile ed ha partecipato attivamente anche a quello religioso.

I festeggiamenti si sono conclusi con la cena sociale in piazza e, la domenica seguente, con una S. Messa e la deposizione delle Statue dei Santi nella Chiesa S. Michele Arcangelo.