A Poggio Bustone un presepe a grandezza naturale negli ambienti del santuario

Un presepe a grandezza naturale. È l’idea realizzata dai frati del santuario francescano di Poggio Bustone negli ambienti conventuali.

«L’idea – spiega padre Renzo Cocchi – nasce dal desiderio di allestire la natività nel modo più naturale possibile, superando l’impostazione classica che vuole Maria e Giuseppe inginocchiati. Infatti Maria figura come una donna distesa, che guarda il suo bambino, mentre Giuseppe, seduto, osserva e custodisce».

Il presepe si articola in diverse scene: «Ci sono vari elementi, i magi in cammino, i pastori poveri e anche quelli più ricchi, perché a tutti è aperto il messaggio della salvezza: non c’è esclusione per nessuno se ci si avvicina al Signore con cuore sincero».

L’allestimento è stato realizzato con normali manichini: «l’idea – racconta padre Renzo – è nata dalla possibilità di poterli vestire, avendo i costumi di tanti spettacoli teatrali da me fatti o che ho avuto in regalo. In qualche modo l’ambientazione richiama gli ambienti dell’epoca, ma utilizzando e rimettendo in vista tanti elementi che erano messi da parte o depositi di magazzino».

Il presepe si articola in tre stanze del convento francescano, «in modo che la gente possa entrare dentro la scena: non solo della natività, ma potendo stare, in un certo senso, tra i pastori, quasi entrando fisicamente nella storia del Natale».

Ma il presepe all’interno del santuario ha anche un altro sapore, quello di poter tornare alla normalità e uscire dalla logica del terremoto, perché la gente non si senta più spaventata: «Si può vivere questo Natale con maggiore attenzione a quello che sta accadendo – conclude padre Renzo – ma senza arrendersi e senza avere paura».