“Un pasto al giorno”: l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII in piazza il 29 e 30 ottobre

Torna anche a Rieti, il 29 e 30 ottobre, l’iniziativa “Un pasto al giorno” dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII Onlus (APG23)

Fondata da don Oreste Benzi nel 1968, l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII opera a fianco delle persone che vivono in una condizione di disagio, povertà, abbandono o marginalità, siano essi bambini, giovani, adulti o anziani.

Il 29 e il 30 ottobre prossimi, in 800 postazioni in tutta Italia, i membri e i volontari della Comunità saranno presenti con i gazebo e i mini banchetti dell’iniziativa per testimoniare la propria esperienza di vita con i più poveri del mondo e raccogliere fondi a sostegno delle tante attività in Africa, Asia, America Latina e nei paesi più poveri dell’Europa.

Il progetto “Un pasto al giorno”, attivato nel 1985, con l’avvio della presenza all’estero della Comunità, per cercare di dare una risposta al problema della fame e della malnutrizione, che nel mondo colpisce oggi circa 800 milioni di persone. L’obiettivo è combattere la vergogna della morte per fame, garantendo a quante più persone possibili un’alimentazione sufficiente per soddisfare i bisogni primari, attraverso i nostri centri nutrizionali, mense per i poveri, strutture di pronta accoglienza, Capanne di Betlemme per i senzatetto, case famiglia dove più di 41.000 persone in tutto il mondo trovano un pasto e il calore di una famiglia che li accoglie.

La Comunità Papa Giovanni XXIII ha la sua sede storica a Rimini, città natale di don Oreste. Ad oggi è presente in 19 regioni d’Italia e in più di 30 Paesi del mondo con oltre 500 Case Famiglia e strutture di accoglienza in Italia e in tutti i 5 Continenti.

I suoi membri, in base a una precisa scelta di vita, aprono le porte delle loro case a tutti coloro che si trovano in uno stato di grave crisi e bisogno, scegliendo di condividere la propria vita con i più poveri e gli emarginati, tentando di aiutarli a superare i problemi e le cause che hanno generato il loro stato di emarginazione.