“Pasta & Pastorizia”: a “Le Tre Porte” l’iniziativa di Slow Food che valorizza i grani e carne ovina a km zero

I cuochi aderenti al progetto Alleanza Slow Food dei Cuochi, fino all’8 ottobre lanciano nel Lazio l’iniziativa “La Pasta & La Pastorizia”, con la quale ogni cuoco, ogni ristorante, inserisce nel proprio menu uno o due piatti (o più se vogliono) che mettano in risalto le caratteristiche di un tipo di pasta prodotta con grani coltivati nel Lazio e/o una preparazione a base di carne ovina reperita dagli allevatori a noi più vicini.

A Rieti ha aderito al progetto il ristorante Le Tre Porte di Via della Verdura a Rieti. Aperto dallo scorso 14 febbraio, e gestito dalla Cooperativa Sociale Campagna Sabina, è il primo centro enogastronomico turistico e culturale della città con la vendita dei prodotti di eccellenza del nostro territorio e molteplici attività di ristorazione e di promozione culturale.

L’adesione all’Alleanza Slow Food dei cuochi, in questa settimana, valorizza piatti che portano il segno di quanto sia costante l’attenzione al territorio e alle eccellenze locali: l’Abbacchiato, uno degli “strapanini reatini”, la linea di panini al 100% locale a partire al grano, che viene presentato così: «tutt’altro che triste, un ricco hamburger d’abbacchio con salsa di yogurt e menta»; l’agnello cotto a bassa temperatura con origano e limone, e salsa di yogurt e menta; per la parte pasta, le tradizionali amatriciana, gricia e cacio e pepe possono essere scelte con rigatoni di semolato di grano duro macinato a pietra dai grani Strampelli varietà Senatore Cappelli, di Stefano Facioni di Poggio Mirteto.

Il progetto “Alleanza tra cuochi, Presìdi Slow Food e prodotti locali”, lanciato da Slow Food, ha l’obiettivo di coinvolgere il mondo della ristorazione nella battaglia a difesa della biodiversità, stimolando i cuochi ad avviare rapporti di conoscenza diretta con i piccoli produttori. L’Alleanza è ormai una rete che riunisce cuochi di tutto il mondo, ed aderire significa: Impiegare materie prime locali e di buona qualità, fornite da agricoltori, pastori, pescatori, norcini, fornai e artigiani che preservano tecniche e saperi tradizionali, lavorando nel rispetto dell’ambiente, del paesaggio, del benessere animale; valorizzare le produzioni virtuose del territorio, a partire dai Presìdi Slow Food, dall’Arca del Gusto, dalle comunità del cibo di Terra Madre, e dare visibilità, dignità e giusto valore ai produttori e al loro lavoro.