Borgo Velino

Parrocchia unita ogni giorno, non solo quando è festa

Ha raggiunto il culmine domenica 23 settembre la festa che la parrocchia di Borgo Velino ha vissuto in onore di Maria Santissima del Santo Amore. Un intenso ciclo di iniziative al quale ha partecipato il gruppo “Sbandieratori e musici” del paese

La Santa Messa di domenica 16 settembre ha aperto a Borgo Velino i festeggiamenti in onore di Maria Santissima del Santo Amore, alla presenza del vescovo Domenico. Un avvio importante per poter affrontare con fede e crescita spirituale una ricorrenza fortemente sentita da tutto il paese.

Mons Pompili ha posto l’attenzione su Maria: è lei che dobbiamo imitare e dalla quale dobbiamo lasciarci guidare, lasciandoci preservare dall’apatia. Un sentimento che porta oggi a nascondersi dietro ai social, anziché affrontare con coraggio e determinazione quanto ci accade.

Il coraggio avuto Maria nell’affrontare la sua vita è un esempio da ammirare e imitare. Alla celebrazione liturgica ha partecipato il gruppo “Sbandieratori e musici” del paese, formato da ragazzi piccoli e grandi. Una presenza fortemente voluta dal parroco don Giovanni Nieborak, riconoscendo la realtà come una delle più importanti del borgo. Un tratto confermato dalle parole del vescovo, che ha ribadito quanto questi ragazzi non rappresentino l’apatia, essendo al contrario testimoni di vita vera a cui bisogna guardare con attenzione.

Don Giovanni ha fatto della figura di Maria il cardine della festa religiosa attraverso la celebrazione di una novena attraverso la quale è stato possibile avvicinarsi e approfondire la conoscenza della Madonna, avendo la possibilità ogni sera di accostarsi al sacramento della Confessione, reso possibile, oltre che dal parroco, anche dalla presenza di altri sacerdoti.

La novena è stata presieduta per tutti i nove giorni da padre francescano Giuseppe Panella, che ha coinvolto in un avvicinamento di vera fede cristiana e pura crescita spirituale. La festa è culminata domenica 23 con la Santa Messa, seguita dalla processione, durante la quale lo stesso Padre Giuseppe ha ribadito l’importanza di essere umili e servitori, come Maria.

Le ultime parole sono state rivolte dal parroco don Giovanni a tutti i “borghettani”, con la speranza che nulla resti legato ad una giornata o ad un evento: la parrocchia ha bisogno di essere nutrita giorno dopo giorno, tutti i giorni e non un giorno solo.