Parlare di sviluppo

La crisi, i problemi del lavoro, il declino industriale, l’incertezza sul futuro della sanità e il cronico disservizio nei trasporti pubblici al centro dell’incontro organizzato lo scorso lunedì dalla Cgil.

Si è parlato di Rieti, del suo futuro, di quello che si potrebbe e si dovrebbe fare per guardare al domani in modo più ottimistico.

Cornice dell’incontro-dibattito organizzato dalla Cgil la “centrale” Piazza San Rufo dove si sono ritrovati sindacati, cittadini, associazioni e politici locali per discutere di quello che è definito “Patto per lo sviluppo di Rieti”.

Il tutto inserito in un calendario più vasto, per la festa della Cgil, che si chiuderà a Roma con l’iniziativa Piazza bella Piazza che vedrà la partecipazione del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

Tornando al locale e alle tante problematiche che affliggono Rieti e la sua provincia, durante l’incontro, certamente partecipato, di Piazza San Rufo, tra i presenti c’è stato un confronto su quelle che al momento sono le tematiche più scottanti. E quindi sopra a tutto il lavoro, seguito dalla sanità, è di questi giorni la polemica realtiva all’ospedale De’ Lellis e, per finire i trasporti con la questione Cotral e pendolari, un tema annoso che non sembra al momento trovare soluzioni, almeno nell’immediato.

Ad aprire i lavori il segretario generale della Cgil reatina, Walter Filippi che ha espresso chiaramente le idee e le richieste del sindacato in merito a quelle tematiche che da troppo tempo ristagnano in attesa di soluzione. È stato chiaro il segretario della Cgil affermando che «la nostra battaglia andrà avanti e non ci fermeremo».

Sanità e lavoro i temi centrali, come si è detto, di una battaglia che riparte da Piazza san Rufo e che “infiammerà” l’inverno reatino e, probabilmente, anche romano. Inizia dal lavoro, Filippi, e lo fa ricordando la crisi profonda che grava su Rieti a causa della chiusura di siti importanti. E torna a puntare il dito sul un accordo di programma che «possa portare ad una soluzione concreta e positiva delle tante, troppe, vertenze aperte. È ora che si arrivi ad una soluzione positiva grazie anche a nuovi investimenti ed investitori per il Nucleo Industriale. Da lì dobbiamo ripartire per salvaguardare e recuperare i tanti posti di lavoro persi in questi anni».

Se sul tema lavoro le idee e le richieste sono chiare, lo stesso vale per il tema, come detto molto caldo in questa estate reatina, della sanità e ai tagli effettuati dalla Regione Lazio che, secondo associazioni e sindacati, «non hanno assolutamente tenuto conto delle condizioni orografiche del territorio. Tutto ciò va a discapito degli utenti e dei loro familiari che perderebbero un servizio fondamentale. Per questo – ha aggiunto Filippi – siamo decisi a portare avanti la nostra battagli, a fianco delle associazioni, affinché all’ospedale di rieti venga riconosciuto un Dea di primo livello. Siamo in attesa di conoscere quanto la Regione attuerà a breve e poi decideremo quali passi fare».

E dopo la sanità un altro tema altrettanto caldo è sicuramente quello del trasporto pubblico locale e dei tanti pendolari che ogni giorno devono fare i conti con situazioni al limite. A farsi portavoce dei tantissimi cittadini che ogni giorno devono raggiungere Roma, il presidente del Comitato Pendolari che ha ribadito la necessità di un intervento urgente e soprattutto concreto da parte delle istituzioni a cominciare dalla Regione Lazio. A raccogliere la richiesta l’assessore competente Fabio Refrigeri che già in passato aveva dimostrato il suo impegno in merito al tema.

A rincarare la dose sempre il segretario Cgil, Filippi che ha chiesto una maggiore coesione oltre che un servizio più efficiente per «chi ogni giorno, con qualsiasi condizione meteorologica, deve muoversi tra Rieti e Roma e non può certamente affrontare viaggi che spesso rasentano la follia. Sarebbe opportuno, come già richiesto dalle organizzazioni sindacali, anche pensare ad un’ottimizzazione del trasporto non solo su gomma, ma anche su ferro che potrebbe guardare, oltre che allo scambio di Passo Corese anche a quello di Terni-Orte per offrire un servizio migliore».

Su questi temi la Cgil ha chiesto un confronto chiaro e costruttivo per arrivare a «soluzioni che tutelino prima di tutti i cittadini e possano tenere unito un tessuto sociale che invece si sta lentamente disgregando. Il nostro impegno, in vista della ripartenza, è quindi legato ai temi della sanità, del lavoro e, appunto, dei trasporti. Siamo certi che una risposta arriverà anche dalle istituzioni. Se così non fosse andremo avanti per la nostra strada mettendo in campo anche azioni forti».

Il messaggio è stato recepito dalle istituzioni sedute al tavolo. In primis la Regione Lazio. L’estate è agli sgoccioli i problemi non conoscono stagione. La palla è in aria. In attesa che ricada i cittadini stanno a guardare. Poi decideranno dove puntare il dito.