Papa in Polonia: p. Lombardi, Polonia “è una novità per Francesco”

“Per Francesco è una novità la Polonia, non la conosce, non c’è mai stato”, al contrario dei suoi predecessori: San Giovanni Paolo II c’è stato 9 volte e Benedetto XVI l’ha visitata dieci anni fa, con tappa anche ad Auschwitz. Lo ha detto padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, illustrando ai giornalisti il programma dettagliato del 15° viaggio internazionale di papa Francesco, che andrà in Polonia in occasione della Giornata mondiale della Gioventù, “scopo principale, ma non unico del viaggio”. Si parte mercoledì 27 alle 14 di Roma da Roma Fiumicino, e dopo un paio d’ore si arriva all’aeroporto “Giovanni Paolo II” di Cracovia. La cerimonia d’accoglienza non prevede un discorso del Papa all’aeroporto – ha reso noto Lombardi – perché i discorsi di Francesco e del presidente polacco, che all’arrivo lo accoglierà insieme alla consorte, si terranno nel Palazzo del Wavel, dove il Papa arriverà con la macchina chiusa e compirà l’ultimo tratto in “papamobile” aperta attraverso la città. Al castello, “luogo classico della storia città di Cracovia, per cinque secoli luogo del regno della Polonia”, avverrà l’incontro con autorità, società civile e corpo diplomatico: circa 800 persone saranno presenti nel Cortile d’onore, ad ascoltare il discorso del presidente della Repubblica e poi il discorso del Papa. Al termine, il presidente  e la consorte accompagneranno il Papa all’intero del Palazzo per l’incontro privato: poi la visita di cortesia, con il Papa che incontrerà il presidente nella Sala degli Uccelli, e l’incontro tra il cardinale Segretario di Stato, il Nunzio, il Primo Ministro e altre autorità governo polacco. Seguirà la presentazione della famiglia del presidente polacco al Papa e lo scambio doni: quello del Papa, ha informato Lombardi, è una medaglia del viaggio in formato grande. Dopo l’incontro al castello, Papa si trasferirà alla cattedrale “straordinaria, come un santuario della nazione, sintesi della storia polacca”, l’ha definita il portavoce vaticano, dove ci sono “aspetti religiosi ma non solo”, visto che nella chiesa e cripta sepolti anche re, eroi nazionali e grandi personalità storia polacca. “Il rapporto tra Giovanni Paolo II e questi luoghi è una cosa estremamente importante e densa”, ha sottolineato Lombardi  ricordando il fatto che il Papa polacco “ha voluto celebrare prima messa in una cripta della cappella di S. Leonardo, che è sotto cattedrale di Cracovia, dove ci sono sarcofagi di grandi personaggi. Nel 1997, durante uno dei viaggi, è tornato da Papa a celebrare in questa cripta”. Il Papa entrerà in cattedrale accolto dal cardinal Dziwicz e dal parroco. Sosterà davanti alla grande edicola di Santo Stanislao, nella prima parte cattedrale e pregherà davanti alle reliquie del corpo del protettore della Polonia, poi all’altare, in silenzio davanti al SS. Sacramento. Dopo la cattedrale, l’incontro con i 130 vescovi polacchi, “in una forma dialogante e quindi riservata, non in diretta e non in presenza di estranei”, ha precisato Lombardi: “Non ci aspettiamo né diretta, né discorso pubblico, ma discorso di carattere riservato. Anche con la Cei, nell’Aula del Sinodo, ha fatto delle conversazioni e non sono state trasmesse: è una delle formule normali che il Papa usa negli incontri con i suoi confratelli vescovi”. A seguire il Papa si sposterà dalla cattedrale all’arcivescovado, anche questo “luogo classico, storico della vita”, dalla cui finestra, alla sera, si affaccerà tre volte per salutare le persone radunate nel parco di fronte: una “tradizione perenne”, che la prima sera prevede un saluto particolare ai ragazzi disabili e orfani.