Papa Francesco: a Santa Marta, divisioni e soldi “armi potentissime per distruggere la Chiesa” / VIDEO

“Il diavolo ha due armi potentissime per distruggere la Chiesa: le divisioni e i soldi”. Lo ha detto il Papa, nell’omelia della Messa celebrata oggi a Santa Marta

Commentando la Lettera di San Paolo ai Corinzi, rimproverati dall’apostolo per i loro litigi, Papa Francesco ha ricordato che già allora “divisioni ideologiche, teologiche, laceravano la Chiesa. Il diavolo semina gelosie, ambizioni, idee, ma per dividere! O semina cupidigia”. E come avviene dopo una guerra “tutto è distrutto. E il diavolo se ne va contento. E noi – ingenui, stiamo al suo gioco”. “E’ una guerra sporca quella delle divisioni – ha sottolineato il Papa – è come un terrorismo”, quello delle chiacchiere nelle comunità, quello della lingua che uccide, “butta la bomba, distrugge e rimango”: “Le divisioni fanno sì che si veda questa parte, quest’altra parte contro di questa e contro di… Sempre contro! Non c’è l’olio dell’unità, il balsamo dell’unità. Ma il diavolo va oltre, non solo nella comunità cristiana, va proprio alla radice dell’unità cristiana”, cioè alla celebrazione eucaristica. Gesù – le parole di Francesco – “ha pregato il Padre per l’unità. Ma il diavolo cerca di distruggere fino a lì”. Di qui l’invito a “fare tutto il possibile per non distruggere la Chiesa con le divisioni, siano ideologiche, siano di cupidigia e di ambizione, siano di gelosie. E soprattutto di pregare e custodire la fonte, la radice propria dell’unità della Chiesa, che è il Corpo di Cristo; e che noi – tutti i giorni – celebriamo il suo sacrificio nell’Eucarestia. Chiediamo al Signore l’unità della Chiesa, che non ci siano divisioni. E l’unità anche nella radice della Chiesa, che è proprio il sacrificio di Cristo, che ogni giorno celebriamo”. Alla celebrazione della Messa mattutina del Papa – informa Radio Vaticana – era presente anche monsignor Arturo Antonio Szymanski Ramírez, arcivescovo emerito di San Luis Potosí (Messico), 95 anni il prossimo gennaio. All’inizio dell’omelia il Papa lo ha citato, ricordando che ha partecipato al Concilio Vaticano II e che oggi aiuta in parrocchia. Il Pontefice lo aveva ricevuto in udienza lo scorso 9 settembre.