Papa ad Amatrice, don Domenico: «ci ha ricordato che la ricostruzione parte dal rapporto tra bambini e anziani»

«Il Papa aveva annunciato che sarebbe venuto e, come ha confessato lui stesso oggi, ha tardato perché non voleva essere di ingombro nella fase iniziale. È venuto e mi pare sia stata la visita dei gesti e dell’incontro fisico con le persone più che una visita alle macerie».

Sono le dichiarazioni “a caldo” del vescovo Domenico, a margine della visita nei luoghi del terremoto del 24 agosto, sottolineando un filo conduttore della presenza del pontefice, che «in particolare ha incontrato due fasce di età: i bambini e i giovani questa mattina a scuola e le persone anziane nell’Rsa».

Una scelta riporta l’attenzione su «l’arcata temporale che bisogna sempre nuovamente ricostruire: questo dialogo tra giovani e anziani che consente di andare avanti. C’è da ricongiungere queste due fasce di età, da ritrovare questo dialogo tra le generazioni. È proprio da questo incrocio, che sa valorizzare il meglio del passato e ciò che è il presente, che si riesce ad andare avanti con fiducia. Questo va fatto anche in questo territorio così segnato».