Pane a chi ha fame

Non si può celebrare il “pane di vita” senza pensare alla condivisione del pane terreno nel dare “vita” a chi fatica, spesso, a mettere un piatto sulla propria tavola.

E dalla mensa eucaristica non può che nascere la mensa della carità. Quella che a Rieti funziona da diversi anni e ora, proprio come segno dell’anno dedicato all’eucaristia, la comunità ecclesiale si impegna a rendere ancora più stabile, fruibile e operativa.

In pieno Congresso eucaristico, ecco l’inaugurazione della nuova forma per la mensa dei poveri che offre un pasto caldo e una tavola accogliente in quel di S. Chiara, nel locale che da anni, su iniziativa dei terziari francescani, le monache clarisse hanno messo a disposizione in un ala dell’ampio complesso sito in via S. Francesco.

Qui si sono radunati in tanti, lunedì scorso, per salutare quello che è il segno di “traduzione” in carità della fede eucaristica: l’apertura continua della mensa. Si passa così dalla celebrazione del sacramento alla festa inaugurale del nuovo impegno.

Prima, in chiesa, alla presenza delle sorelle claustrali, di volontari e tanti amici, la Messa che il vescovo Lucarelli concelebra col direttore della Caritas e altri sacerdoti diocesani e francescani, durante la quale sembra quasi che il Vangelo del giorno parli appositamente per l’occasione: invitate, dice Gesù, non i primi, i “vip”, ma quelli che nessuno si “fila”, i reietti della società. Per tanti che non se la passano bene la mensa ora è aperta quasi sempre: ogni domenica, e a cena non più soltanto una o due volte a settimana, ma tutte le sere (a parte il sabato).

È la scommessa realizzata grazie ad una rete di volontari che si è allargata, su stimolo della Caritas e d’intesa coi servizi sociali del Comune. A salutare e ringraziare, nella piccola cerimonia inaugurale che dopo la liturgia si svolge nel chiostrino prospiciente il locale mensa, c’è infatti anche l’assessore competente, Stefania Mariantoni, e con lei il sindaco Simone Petrangeli e la prefetto Chiara Marolla.

Gli onori di casa li fanno don Benedetto, che sottolinea quanto sforzo la Caritas, nella sua opera di promozione e coordinamento delle attività caritative di marca ecclesiale, abbia messo per ampliare questa benemerita attività e risistemare strutture e attrezzature, e la responsabile del servizio, Stefania Balloni, che anni fa con un gruppo di terziari dell’Ofs di Fonte Colombo diede vita a quest’avventura partita inizialmente in modo molto timido: poche persone, non perché non ci fosse bisogno tra reatini e stranieri, ma perché poco si sapeva e molto ci si vergognava…

Nel tempo, col contributo di tanti volenterosi, reclutati tra le parrocchie, i movimenti cattolici, ma anche nel mondo laico (significativo il servizio da anni offerto dai volontari della Croce Rossa, compresi i giovanissimi “pionieri”), e con l’aiuto finanziario di enti, club e persone generose, utenza e servizio sono cresciuti. Fino a giungere all’apertura quotidiana, dono della comunità cristiana alla città in questo Congresso eucaristico.

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