Palmerini (Ugl): Comune di Rieti, c’è nessuno?

«Fianco destr, fianco sinistr»: a quest’ordine i militari implotonati compiono un quarto di giro su se stessi, ma molto spesso alcune reclute sbadate continuano a sbagliare girando nel verso errato, e allora, il rimedio dei superiori è quello di far mettere un segno distintivo sul polso destro del malcapitato di turno.

Il rimedio militare, dovrà essere adottato dai cittadini nella vita comune per distinguere i nostri politici, evitando in questo modo di confondere la collocazione partitica ma soprattutto ideologica e valoriale di ognuno di essi, ma più di tutto indispensabile per capire quale è la destra o la sinistra politica, quali sono le politiche di sinistra o di destra, ed infine quali sono le differenze tra le due.

I cittadini faticano a trovare dei distinguo tra i politici che si succedono e sono chiamati ad amministrare, se a livello di stato centrale è il caos, non va meglio nella nostra città, la politica continua ad essere lontana dai bisogni dei cittadini, i vari governi o amministrazioni di destra e di sinistra non trovano soluzioni ai problemi seri della gente e dei territori, insomma come dicevano i nostri nonni: “cambia l’orchestra ma la musica non cambia”.

Quando la critica sale a causa del malcontento e soprattutto dei malumori di chi ancora una volta ci ha creduto, la risposta del politico amministratore di turno è sempre la stessa: «ma la passata amministrazione ha lasciato un enorme debito, come amministro senza soldi?», un piagnisteo continuo che sfocia spesso nel gioco del rimpallo delle responsabilità.

Ascoltando le lagnanze di Presidenti, Ministri, Sindaci… le considerazioni sorgono spontanee e a questo punto anche le domande: ma dove eravate prima? Non lo sapevate prima di candidarvi? Perché nel programma politico avete promesso sapendo che le risorse non avrebbero garantito i vostri impegni? Ed infine, perché anche gli interventi a costo zero sono fermi?

In questo lungo periodo di inerzia politica/amministrativa, ben si colloca l’Amministrazione Comunale della città di Rieti, l’attuale maggioranza eletta da oltre un anno, è scarsa di risposte e quelle poche date ci sembrano poco di sinistra. Quella sinistra che rivendica il valore del lavoro (come se il lavoro è una prerogativa esclusiva della sinistra) e che aveva promesso un impegno per l’occupazione, lasciando invece a casa decine e decine di precari che da anni garantivano il funzionamento di interi settori del Municipio; quella sinistra promotrice di un referendum per garantire l’acqua pubblica e che ad oggi non rivendica alla Presidenza amica della Regione Lazio il giusto ristoro per lo sfruttamento delle nostre sorgenti; quella sinistra che si proponeva a garanzia della trasparenza e che non da una risposta sulla realizzazione da parte del gestore delle sorgenti di Fonte Cottorella della cittadella termale (nel 1989 un investimento privato previsto di oltre un milione di euro e quaranta nuovi posti di lavoro); quella sinistra che si candidava promettendo la ripubblicizzazione dell’ASM e oggi paventa la privatizzazione dei servizi di Trasporto Pubblico e di Igiene Urbana, quella sinistra che prometteva una città migliore e ancora non da risposte sulle aree ex industriali. Insomma come in una nota reclame ci verrebbe da chiederci: c’è nessunooooo?

Al Sindaco e alla Giunta del Comune di Rieti l’invito ad una maggiore responsabilità è d’obbligo, è vero che coraggiosi si nasce, ma lo stato di crisi generale vi impone decisioni urgenti, il futuro di sempre più cittadini, famiglie e lavoratori dipende dalle vostre scelte ed il tempo è un fattore determinante.