In occasione della sagra della polenta Casperia apre le porte di Palazzo Forani

Domenica 16 ottobre, in occasione della tradizionale sagra della polenta organizzata dalla Proloco di Casperia, ci sarà un’apertura straordinaria di Palazzo Forani con visite guidate alle 11, alle 15 ed alle 17,30 in collaborazione con i volontari dell’associazione Comunità giovanile di Casperia.

Il palazzo, costruito alla fine del secolo XVI dalla famiglia asprese dei Bruschi (feudataria degli Orsini) si trova in via Orazio Massari, a ridosso della parte settentrionale della cinta muraria del secolo XIII inglobando anche uno dei cinque torrioni rimasti. Il palazzo conta oltre cinquanta stanze e una cappella privata. Un omaggio alla potente famiglia guelfa degli Orsini è rappresentato dai due orsi in pietra che si trovano a lato del portale del palazzo.

Nel 1781 il palazzo ospitò il cardinal Corsini durante la sua visita pastorale. Da allora la camera, arredata appositamente per l’illustre ospite, prese il nome di “Camera del cardinale”.

Durante la dominazione napoleonica i Bruschi restaurarono il palazzo secondo lo stile impero: colonne nell’ingresso, ricchi stucchi decorativi, galleria con volta e pareti dipinte, rinnovo dell’arredamento con mobili e consolles, decorazioni alle pareti con papiers peints tipicamente francesi.

Dopo il Congresso di Vienna le terre e il palazzo dei Bruschi furono confiscati dallo Stato Pontificio poiché Giuseppe Bruschi, sindaco di Aspra dal 1809, si era schierato con la Repubblica Romana e con Napoleone. Il palazzo e i beni furono acquistati dalla famiglia Petrocchi e passarono, dopo il 1870, alla famiglia Pompili-Maldura. Alla fine del secolo XIX il palazzo e le proprietà passano da Costante Maldura alla figlia Elena, pittrice dilettante, i cui quadri floreali sono ancora presenti in alcune stanze del palazzo.

Nel 1929 il palazzo passa, per eredità, alla famiglia Forani: nuova ristrutturazione interna e sistemazione del parco collinare in cui molte specie vegetali tipiche del clima mediterraneo sostituirono secolari ulivi.