Camera di Commercio

Orii del Lazio-Capolavori del Gusto, premiate 2 aziende reatine

Due le aziende reatine premiate: l’Azienda Agricola Ceccarelli s.s. di Fara in Sabina che ha conquistato il secondo posto con l’etichetta “Colle San Lorenzo” per la categoria Sabina Dop-Fruttato Medio e l’Azienda Agricola Olio Sapora di Tarano che ha ottenuto il primo posto con l’etichetta “Olio Sapora” per la categoria Extra vergine-Fruttato Leggero

Si è svolta ieri a Roma, nella Sala del Tempio di Adriano della Camera di Commercio di Roma, in modalità virtuale, la cerimonia ufficiale di premiazione dei vincitori di “Orii del Lazio – Capolavori del gusto”, XXVIII Concorso regionale per i migliori oli extravergine di oliva.

Il Concorso è promosso ed organizzato da Unioncamere Lazio, con il supporto della segreteria tecnica di Agro Camera, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma per la promozione dei prodotti agricoli ed in collaborazione con le Camere di Commercio della regione tra cui quella di Rieti.

Due le aziende reatine premiate: l’Azienda Agricola Ceccarelli s.s. di Fara in Sabina che ha conquistato il secondo posto con l’etichetta “Colle San Lorenzo” per la categoria Sabina Dop-Fruttato Medio e l’Azienda Agricola Olio Sapora di Tarano che ha ottenuto il primo posto con l’etichetta “Olio Sapora” per la categoria Extra vergine-Fruttato Leggero.

«Il territorio Sabino anche in occasione di questa edizione del Concorso è stato tra i protagonisti e questo ci riempie di soddisfazione. Ci complimentiamo con le due aziende premiate oggi per l’ottimo risultato conseguito nell’ambito di un concorso che ormai rappresenta un punto di riferimento per il settore ed organizzato in maniera eccellente da Unioncamere Lazio e Agro Camera”, ha dichiarato il Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Rieti, Giorgio Cavalli.
I lavori sono stati introdotti e moderati da Pietro Abate, Segretario generale di Unioncamere Lazio, che ha sottolineato l’importanza del concorso regionale – giunto alla sua ventottesima edizione – che si conferma come alto momento di valorizzazione delle produzioni olivicole regionali. Strategico il ruolo del concorso poi in un’annata, come quella attuale, in cui si registra un incoraggiante segnale di ripresa produttiva e la conferma delle ottime caratteristiche del prodotto regionale.

«Ben 82mila ettari coltivati a olive e quattro DOP dai diversi territori sono elementi – ha spiegato Lorenzo Tagliavanti, Presidente di Unioncamere Lazio – che danno un’idea immediata della rilevanza degli oli extravergine nel panorama delle nostre eccellenze agro-alimentari».

In omaggio all’eccellenza del prodotto e al suo territorio Unioncamere Lazio ha lanciato, in anteprima assoluta, in occasione di questa edizione, lo speciale video promo che Unioncamere Lazio ha realizzato per accompagnare in Italia e anche all’estero la conoscenza della qualità dell’olio della regione contestualizzato nei diversi territori di provenienza.

La selezione si conferma come una importante certezza per le imprese facendo registrare la partecipazione di 48 aziende per un totale di 58 etichette, con una prevalenza delle province di Viterbo e Roma, rispettivamente con 21 e 14 prodotti in concorso, seguite da Latina con 12 oli partecipanti, 6 da Rieti e 5 da Frosinone. Ben 30 aziende hanno manifestato interesse a partecipare al concorso nazionale “Ercole Olivario” con 37 oli. Oltre alla categoria extravergine di oliva dunque, sono in concorso le 4 denominazioni regionali: Sabina DOP, Canino DOP, Tuscia DOP e Colline Pontine DOP.

I vincitori sono stati selezionati attraverso specifiche sessioni di assaggio da una Commissione esaminatrice composta da degustatori professionisti individuati, tra l’altro, in base all’anzianità di iscrizione nell’Albo ufficiale degli assaggiatori ed all’esperienza specifica di sedute di assaggio degli oli regionali. I lavori del panel si sono svolti nel Laboratorio Chimico Merceologico della Camera di Commercio di Roma.

In occasione della cerimonia di premiazione, sono stati inoltre attribuiti i seguenti premi: il miglior olio biologico, ottenuto cioè da aziende che utilizzano tecniche produttive a basso impatto ambientale e senza l’uso di prodotti chimici di sintesi; il miglior olio monovarietale (ottenuto da un’unica varietà di olive); il miglior olio ad alto tenore di polifenoli e tocoferoli; il Premio Tonino Zelinotti per la migliore confezione, con l’obiettivo di evidenziare le caratteristiche che una bottiglia e soprattutto una etichetta, devono avere non solo sotto il profilo squisitamente estetico. (molta importanza, nello schema di valutazione, viene attribuita alla completezza e trasparenza delle informazioni riportate, sia per la parte obbligatoria, sia per le informazioni facoltative); il Premio Grandi Mercati attribuito all’olio per il cui lotto in concorso viene dichiarata una disponibilità pari almeno a 80 hl ritenuto di particolare interesse per i mercati nazionali ed esteri.

Infine, anche quest’anno, il Premio della Critica, assegnato da uno speciale gruppo di assaggio costituito da alcuni nomi del giornalismo di settore che ha degustato, alla cieca, gli oli ai vertici della classifica per ciascun territorio, decretando quello ritenuto migliore. Una simpatica parentesi che si è aggiunta all’importante lavoro svolto dal panel ufficiale che, ovviamente sempre in degustazione cieca, ha svolto il difficile compito di valutare le etichette in gara.

Quest’anno saranno 11 le etichette del Lazio che approderanno alla selezione finale dell’Ercole Olivario: un risultato straordinario che colloca la regione al primo posto insieme all’Umbria tra le 17 regioni italiane partecipanti. La presenza del Lazio nella storia del concorso nazionale del resto è sempre stata all’insegna del successo. In passato, su 29 edizioni dell’Ercole, gli oli della regione sono saliti sul podio nazionale con più olii nelle diverse categorie, in occasione di ben 27 edizioni a dimostrazione del primato qualitativo del Lazio che vanta radici antiche.

Pur mantenendo l’originale connotazione di selezione regionale per il Premio nazionale, il concorso “Orii del Lazio”, nel corso degli anni, ha assunto sempre maggior prestigio e visibilità. Rappresenta infatti un momento significativo sia per stimolare i produttori verso un percorso di costante crescita qualitativa, sia per indirizzare i consumatori verso l’acquisto di oli extravergine di oliva di qualità del territorio.

Hanno preso parte ai lavori David Granieri, componente di Giunta della Camera di Commercio di Roma in rappresentanza del settore agricolo, ed i rappresentanti delle Associazioni di categoria di settore (CIA, Coldiretti, Confagricoltura).

Un interessante contributo sulle leve della comunicazione vincente per impostare strategie commerciali di successo dove la valenza territoriale gioca un ruolo di primo piano lo ha fornito Antonio Paolini, giornalista enogastronomico. Il Professor Giorgio Calabrese si è soffermato invece sul valore aggiunto in termini nutrizionali fornito dall’alimento olio nella dieta quotidiana.

L’Assessora all’Agricoltura, Foreste, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Pari Opportunità della Regione Lazio Enrica Onorati ha espresso un ringraziamento a Unioncamere Lazio e AgroCamera per il felice prosieguo di un concorso, che ormai supera – per visibilità e importanza – i nostri confini regionali, dando un segnale importante di sostegno e di stimolo ai produttori del Lazio in un momento tanto complesso quanto delicato.