Omofobia e razzismo: l’incontro degli Amici della Biblioteca

Mercoledì 9 marzo presso la sezione antica della biblioteca si è svolto l’incontro degli Amici della Biblioteca sul tema “Omofobia e razzismo: stessa matrice?”. Il relatore Loris Brenci ha abilmente legato fatti storici, libri e riflessioni personali. Ecco alcuni dei momenti salienti.

Molto sentito il racconto della notte tra il 27 e il 28 giugno 1969. Da una retata della polizia di New York in un importante locale gay e dalla reazione di un gruppo di Drag Queen che ha risposto alla violenza cantando Joan Beaz, è nato l’orgoglio omosessuale. Le manifestazioni di gay pride sono un omaggio a quel episodio.

Altra data fondamentale è quella del 17 maggio 1990, quando fu finalmente tolta l’omosessualità dall’elenco delle malattie psichiatriche. Non tutti nella comunità degli psicologi era d’accordo con questa decisione. Oggi ad essere considerata malattia è la stessa omofobia.

Tra i saggi citati interessante il caso de “Il negro e l’altro” di Frantz Fanon, titolo originale francese “Pelle nera maschere bianche”. Già in questo testo datato 1965 si era messi in guardia da coloro che iniziano un giudizio con l’ormai canonico «io non sono razzista, ma…».

In conclusione, paura e insicurezza sono le cause fondamentali e del razzismo e dell’omofobia. Per superare questi tragici e attuali pregiudizi c’è una sola potente arma: l’educazione. Il buio dell’ignoranza ci fa odiare il diverso. Per accoglierlo come si deve basta riaccendere la luce.