Odissee pendolari

Ormai quella legata ai disagi del trasporto pubblico sta diventando un’altra storia infinita. Mezzi datati e insicuri per autisti e passeggeri, corse che accumulano ritardi e servizio spesso scadente. Pendolari costretti a viaggiare su autobus spesso stipati all’inverosimile, corse annunciate e regolarmente soppresse. E così monta la rabbia che denunciano la mancanza di controlli sulla qualità del servizio e chi ci rimette sono sempre i pendolari, lavoratrici e lavoratori, oltre a molti studenti, che pagano regolarmente il biglietto e gli abbonamenti, e che quindi avrebbero diritto ad un servizio migliore. Sono in molti a lamentare il fatto che in questi anni il prezzo dei biglietti è aumentato, ma non si è avuto alcun miglioramento del servizio. «E tutto ciò – dicono dalla loro pagina di facebook i pendolari – non è più tollerabile».
Ed intanto, qualche giorno fa, si sono accavallate una serie di “sventure” che hanno avuto come leit motiv la rottura di alcuni mezzi, con il conseguente appiedamento, dei viaggiatori, e la cancellazione di corse che hanno lasciato a piedi altrettanti pendolari. Quindi ancora disservizi, disagi e ritardi che hanno costellato e condizionato chi si sposta tra Rieti e Roma. Ma non ci si poteva fermare qui e allora ecco arrivare la sperimentazione della scambio gomma-rotaia che prevede il viaggio in autobus fino alla stazione di Fara Sabina e da lì il treno metropolitano fino a Roma. Il mistero dov’è? Semplice: manca una data certa. Infatti il tutto sarebbe dovuto partire la scorsa settimana, ma nulla se ne è saputo. Intanto dal Cotral il silenzio è assordante anche se, voci non ufficiali, parlano di un possibile avvio entro il mese di novembre. E sulla vicenda anche gli autisti del Cotral, non sembrano avere notizie certe oltre a nutrire dubbi sull’attuazione. Dubbi, polemiche, ritardi, e, come se non bastasse, autobus in fiamme, come quello diretto a Roma alle prime ore del mattino che, all’altezza di Osteria Nuova, ha detto basta lasciando a piedi, tra una nuvola di fumo minaccioso, i pendolari che hanno dovuto attendere l’arrivo delle vetture successive. Ma le disgrazie non vengono mai sole e, durante la giornata altre corse sono state soppresse o partite anche con mezz’ora di ritardo causando non pochi disagi a chi doveva raggiungere il posto di lavoro.
Una situazione al collasso, un cane che si morde la coda, una serie infinita di sfortunati eventi che stanno mettendo a dura prova i nervi e la pazienza dei pendolari che sono allo stremo. E come dare loro torto? La protesta monta e le pagine dei social network raccolgono sfoghi e lamentele di chi ogni giorno deve affrontare quello che non può essere definito un viaggio verso il luogo di lavoro o verso casa, ma piuttosto un’odissea piena di insidie tali che avrebbero fatto sorridere lo stesso Ulisse.