Note su un poster di Giovanni Paolo II

Parola al Cittadino

Conosco la sensibilità del Sindaco Petrangeli, per questo dubito fortemente delle affermazioni fatte da una ex candidata di Rieti Virtuosa circa la polemica che avrebbe sollevato l’effige del Pontefice Giovanni Paolo II in Comune.

Il fatto è questo: sulla nota pagina Facebook di confronto socio-politico locale “La parola al cittadino” è stato riportato un post di questa ex candidata nel quale racconta di essersi fortemente lamentata con agenti della Polizia Municipale a causa di un manifesto con l’immagine di Wojtila esposta all’ingresso del Comune.

Un fatto a suo dire inopportuno, in quanto il Municipio rappresenta «Luogo laico per eccellenza», continua dicendo di essersi recata dal Sindaco Petrangeli, il quale a suo dire avrebbe subito chiamato la segretaria per provvedere alla rimozione definendo la situazione «insopportabile»…

Ribadisco quanto detto all’inizio: la sensibilità e la delicatezza di Petrangeli, soprattutto su temi così particolari, mi fanno fortemente dubitare di questa ricostruzione dei fatti e soprattutto di queste esternazioni.

Nell’Enciclica “Fides et Ratio”, il Papa ci esortava ad avere una visione dell’Uomo «aperta agli interrogativi fondamentali dell’esistenza, all’integrità e alla totalità del reale, senza pregiudiziali e senza precomprensioni riduttive».

Se è vero che il Comune risulta essere la «casa di tutti», che fastidio si può provare nel vedere l’immagine di un Pontefice che prima di un valore religioso può avere per taluni un valore storico?

Che fastidio può procurare il silenzioso volto di un Papa che ha gridato al Mondo di cambiare rotta? Attenti a non confondere un sano senso laico con un laicismo dannoso a tutti; alcune immagini non vanno né idolatre, né affisse con un senso di “superiorità culturale”, ma semplicemente viste come riferimento-giuda per i nostri percorsi quotidiani.

E c’è davvero bisogno, soprattutto all’interno delle strutture che si occupano della res-pubblica. Attenti allora a facili giudizi sul mondo della fede. Se la Chiesa si oppone e combatte con vigore le prospettive relativiste e nichiliste, così diffuse nel nostro tempo, non è per brama di egemonia culturale, ma perché ha a cuore l’uomo e la sua dignità.

La modernità di questa visione (e qui si risponde a chi accusava ieri Giovanni Paolo II e Benedetto XVI di essere anti-moderni) non è data soltanto dal fatto che il tema della Chiesa amante dell’uomo è stato uno dei cardini del Concilio Vaticano II, ma anche dal fatto che essa si richiama proprio alla grande questione dell’età moderna: quella della razionalità (delle sue possibilità conoscitive e del suo spazio d’azione) e dei suoi legami con la libertà umana.

Mi appello proprio a quel percorso tutto teso al rispetto “dell’intimo” dell’Uomo, che so stare a cuore del Sindaco. Non so se in Comune la cosa da rimuovere velocemente fosse proprio il manifesto del Papa. Di certo credo che esso sia invece metafora di quella necessità di cambiamento radicale che va effettuata “senza paura”… «Non abbiate Paura».

2 thoughts on “Note su un poster di Giovanni Paolo II”

  1. Marco Giordani

    Nel rispetto delle opinioni di Alessio Angelucci, su cui in questa sede non ho tempo per intervenire, segnalo che Mercedes Grimaldi è sì parte di Rieti Virtuosa, ma non è vero che sia stata candidata (due aspetti che del resto non si vede cosa portino al ragionamento svolto).

    Qui la lista dei candidati:
    http://www.rietivirtuosa.it/elezioni-2012/la-lista-civica/

    P.S.
    nel testo si parla di Wojyila come “riferimento-giuda”; credo sia un errore.

  2. Mercedes Grimaldi

    Eccomi qui in prima persona, la pietra dello scandalo, quella che ha avuto la faccia tosta di lamentarsi per il poster del papa in un edificio pubblico come il Municipio. Voglio chiarire alcune cose:
    1)pur facendo parte del Movimento Rieti Virtuosa, non ero candidata alle scorse amministrative ( e poi, come direbbe Di Pietro “che c’azzecca?). La mia è una posizione personale e, come ben ha spiegato Carmen Silipo nel suo intervento, in RV convivono pluralità di anime e di opinioni.
    2)non sono abituata a contar balle e il mio racconto dei fatti è assolutamente veritiero (erano presenti altre persone, oltre a me e il sindaco, che possono confermarlo)
    3)a proposito della sensibilità e della delicatezza del sindaco, sono d’accordo, si evince chiaramente dal suo comportamento “in punta di piedi” per non inimicarsi nessuno e per quieto vivere, ma si accorge che in questo modo calpesta senza delicatezza amici e compagni coi quali, fino a poco tempo fa, condivideva opinioni e lotte anche di principio? D’altre parte esiste una folta letteratura sul carattere degli italiani, dal Leopardi, al De Sanctis a Luigi Barzini, che dimostrano come lo stare in mezzo, il non esporsi troppo, sia una caratteristica dell’italiano, soprattutto di chi ha posti di potere o vuole far carriera, ma anche dell’uomo medio, che tiene a mantenere il poco che ha,e si muove come una banderuola, secondo dove soffia il vento, fragandosene dei principi.
    4) a proposito ancora del “rispetto dell’intimo dell’uomo”, cosa c’è di “intimo” in una gigantografia del papa esposta là dove non dovrebbe stare?( informo che è comparso anche un Padre Pio e un paio di santini affacciati al vetro e benedicenti).
    5) domando: perché nelle chiese, sotto il Crocifisso, i preti non appendono il ritratto del Presidente della Repubblica? Mi si risponderà che la Chiesa è un luogo sacro, che c’entra il Presidente della Repubblica? Esatto! Allora è vero che l’Italia è una Repubblica laica dove Stato e Chiesa sono separati? Non ve ne eravate accorti? E’ dalla presa di Porta Pia che è così! Perché allora il Presidente no e il Papa si?
    Conclusione: che posso farci se manca l’elasticità intellettuale per capire una cosa tanto semplice come questa? per capire che non c’entra niente il credere o il non credere, in questa faccenda? Posso limitarmi a commiserare una certa ristrettezza di vedute. Voglio però esortare chi la pensa come me a uscire allo scoperto e prendere una posizione. Non dimenticate che tra i cattolici impegnati, ce ne sono molti che queste cose le capiscono molto bene e sanno dove è la vera fede(Don Gallo, per esempio, ma tanti altri che conosco personalmente).
    Mercedes Grimaldi

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