Netflix sbarca in Italia

A ottobre anche gli internauti nostrani potranno vedere serie tv e film on demand

Il gigante della tv on-line si prepara a sbarcare in Italia. A ottobre anche gli internauti nostrani, praticamente ultimi tra quelli europei, potranno vedere serie tv e film attraverso la piattaforma che è un caso di successo, non solo per i numeri che ha macinato in questi anni, ma soprattutto per la capacità che ha avuto di re-invertarsi come azienda.

Netflix nasce nel 1997 come società di noleggio di dvd e videogiochi via internet. Per oltre 10 anni il business si mantiene buono, ma certamente non eccezionale. Nei primi anni del 2000 la grande onda di Internet si affaccia e preannuncia la fine del mercato dei dvd a noleggio e così, nel 2008, in Netflix decidono di provare un business che in quegli anni inizia a fare le prime apparizioni in Rete: lo streaming. Inizia la nuova vita di Netflix. Parte il servizio di streaming online on demand, accessibile tramite un apposito abbonamento: è subito un successo e dal 2010, quando l’offerta si allarga anche al Sud America ed all’Europa, la piattaforma vede impennare la propria popolarità. Così Ted Sarandos, Chief Content Officer di Netflix, spiega il cambiamento di pelle: “Undici anni fa internet era lento, era caro, noi spedivamo dvd via posta, quella era la nostra attività. Era l’unico modo per far arrivare contenuti. Sapevamo che prima o poi internet sarebbe cambiato. Il business digitale è oggi diventato la realtà, la distribuzione in tutto il mondo digitale dei contenuti è la forza di Netflix, una democratizzazione dei contenuti anche locali da destinare in tutto il mondo”.

Oggi Netflix conta oltre 57,4 milioni di utenti e le aspettative per il 2016 sono ancora di crescita, prevedendo di raggiungere quota 61,4 milioni complessivi. Anche le performance economiche sono di tutto rispetto: complessivamente il risultato del 2014 è in crescita con 5,5 miliardi di fatturato e 267 milioni di ricavi contro i 4,8 miliardi di fatturato e 112 milioni di ricavi del 2013. Netflix, inoltre, non è solo una piattaforma di distribuzione di contenuti; nel marzo del 2011, ha annunciato l’intenzione di produrre contenuti originali per il suo servizio “Watch Instantly”: nasce una delle serie di maggior successo degli ultimi anni, House of Cards. La serie politica che racconta gli intrighi di potere e le lotte a Washigton e che conta tra le sue fila attori del calibro di Kevin Spacey e registi come David Fincher, che ha diretto i primi due episodi.

Netflix è attualmente disponibile, oltre che negli Stati Uniti, in Canada, America latina (inclusa Cuba), Regno Unito, Francia, Germania, Paesi nordici (eccetto l’Islanda), Austria, Paesi Bassi, Irlanda, Svizzera, Belgio e Lussemburgo, Nuova Zelanda, Australia e Giappone. L’Italia resta fanalino di coda dell’Europa: la piattaforma debutterà prima in Spagna, dal prossimo settembre 2015, e poi nel nostro Paese il mese successivo.

Sul palco della XIII edizione dell’Ischia Global Fest, Netflix ha deciso di svelare alcuni dettagli del suo debutto. Abbonarsi a Netflix, spiega Sarandos, costerà in Italia “l’equivalente di 7-9 dollari, come accade in tutti gli altri 60 Paesi in cui siamo presenti. Qualcosa di più per lo streaming in 4k (l’altissima definizione, ndr)”. Nei programmi di Netflix ci sono produzioni locali “di qualità”, ha spiegato il manager. E il primo segnale in tal senso è l’accordo sottoscritto con la casa di produzione Rainbow, di Iginio Straffi (il papà delle Winx). Netflix ha commissionato alla Rainbow una nuova stagione della serie Winx (che si chiamerà “Regal Academy”), assicurandosi i diritti per l’intera library delle serie precedenti e la distribuzione internazionale dell’ultimo film delle Winx, mentre è già in sviluppo un quarto lungometraggio.