Nemmeno la memoria è più quella di un tempo

L’uso sempre maggiore dei motori di ricerca ed il ricorso ai database online hanno modificato il modo in cui le persone ricordano le informazioni.

È questa la conclusione a cui sono giunti alcuni scienziati attraverso una serie di test su alcuni studenti volti a determinare quanto le nuove tecnologie influenzino il comportamento della nostra memoria ed il funzionamento del nostro cervello.

Il primo test effettuato mirava a stabilire se le persone pensino ad Internet come prima fonte di informazioni. Gli studenti, messi davanti ad uno schermo in cui comparivano delle parole e con la consapevolezza di non avere accesso ad internet, hanno reagito con evidente mancanza di prontezza quando è stato chiesto loro di dire ad alta voce il colore in cui erano scritte.

Nel secondo test sono state poste ai volontari 40 domande, e mostrate loro le risposte su di un pc. A metà del gruppo, però, era stato detto in precedenza che il computer le avrebbe salvate, e all’altra metà che non sarebbero state memorizzate. Poi sono stati posti agli studenti dei questionari con le medesime domande, senza permettere ai primi di rivedere le risposte. Il risultato è stato che la seconda metà del gruppo ha ricordato fin da subito molte più risposte rispetto alla prima metà degli studenti.

Anche nel terzo e quarto esperimento i soggetti dovevano rispondere a delle domande la cui soluzione veniva fornita loro immediatamente, ma questa volta gli studenti dovevano prenderne nota. Alcuni di loro dovevano inoltre salvare le risposte in una tra sei cartelle sul computer, gli altri invece dovevano cancellarle. Come in precedenza, la parte di gruppo che aveva preso nota ma cancellato subito le risposte ha svolto il questionario molto bene, ma l’altra metà del gruppo ha dimostrato di ricordare perfettamente quale fosse il percorso sul pc da seguire per ritrovare le risposte archiviate.

In pratica non c’è più bisogno di ricordare: l’accesso a qualsiasi informazione è garantito dalla stringa di uno dei tanti motori di ricerca o da gli archivi digitali che spesso ognuno di noi ha sul proprio pc o hard disk esterno. La nostra memoria, quindi, non tenderebbe più a ricordare il dato in se, ma il luogo dove poterlo reperire più rapidamente.

Gli effetti di internet sulla memoria sono ancora largamente inesplorati, ma sappiamo per certo che la memoria umana è adattabile e che, quasi sicuramente, si stia appunto confacendo a questo nuovo modo di riperire informazioni.