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Musica, Gaetano Curreri: «Dateci regole chiare, vogliamo ripartire»

Il leader degli Stadio come altri artisti chiede di ripartire. Intanto sabato ci sarà un concerto "in stile Beatles" per ringraziare gli operatori sanitari e raccogliere fondi

Il mondo della musica e dello spettacolo in Italia “deve ripartire” al più presto. “Dateci regole chiare: bisogna girare la chiave e riaccendere il motore“. A dirlo è Gaetano Curreri, leader degli Stadio, che si unisce così al coro di artisti che in questi giorni sta facendo pressione sul Governo perchè vengano varate misure a sostegno del settore. Dopo il flash mob di domenica scorsa, lunedì una rappresentanza degli artisti guidata da Manuel Agnelli e Diodato ha incontrato il ministro della Cultura, Dario Franceschini, chiedendo l’attivazione di un tavolo tecnico urgente.

“Bisogna che ci incontriamo più spesso”, esorta Curreri, oggi in conferenza stampa a Bologna per presentare il concerto di solidarietà sul tetto del Policlinico Sant’Orsola in programma sabato sera. “Il nostro mondo deve ripartire- insiste il leader degli Stadio- ci sono persone a casa che non lavorano da mesi”. Lo stesso concerto di sabato al Sant’Orsola di Bologna “serve per tenere alta l’attenzione anche su questo- spiega Curreri- dateci regole certe, abbiamo bisogno di ripartire. Non tanto per noi artisti, ma per chi lavora con noi: collaboratori, facchini, autisti, che ogni estate si fanno 40-50 concerti”. E aggiunge: “Io andrò dappertutto: chi mi chiama, vado. Vado anche a casa della gente a suonare. Ma bisogna girare la chiave e riaccendere il motore”, incita il leader degli Stadio.

STADIO IN CONCERTO, RACCOLGONO FONDI PER OSPEDALI

Dopo il videoclip “Voi come noi” girato durante il lockdown ( cantando insieme a medici e infermieri del Sant’Orsola di Bologna) sabato sera, il 27 giugno, gli Stadio canteranno sul tetto del padiglione 23 dello stesso Policlinico, in stile Beatles,  per raccogliere fondi a sostegno degli ospedali di Bologna, Catania e Siracusa. un modo per esprimere gratitudine verso gli operatori sanitari che in questi mesi hanno lottato in prima linea contro il coronavirus.

“Sarà la nostra festa del ringraziamento, anche se non ci sarà il tacchino”, dice il leader della band Gaetano Curreri, questa mattina in conferenza stampa insieme alla direttrice del Sant’Orsola, Chiara Gibertoni. Il concerto durerà un’ora e sarà visibile in streaming sui profili Facebook della band e degli ospedali coinvolti (non è previsto pubblico dal vivo).

Durante lo show ci saranno anche collegamenti dai reparti, dove medici e infermieri faranno una loro esibizione. Previsti anche ospiti d’eccezione, sempre da remoto: Paolo Fresu, Noemi e Solis string quartet. “Sapendo che io da sempre voglio emulare i Beatles, la nostra manager ha avuto l’idea del concerto sul tetto- racconta Curreri- sembrava una follia e non è stato facile organizzarlo. Ma è un modo anche per girare la chiave e riaccendere il motore della musica, dire che si può tornare sul palco a suonare e far emozionare le persone”. Nella scaletta ci saranno i grandi successi degli Stadio, canzoni come “Disperato bisogno d’amore” o “Chiedi chi erano i Beatles”. E naturalmente, un omaggio a Dalla con “La cena dei miracoli”. Del resto, afferma Curreri, in questo concerto “ci vedo molto anche la mia cultura ‘dalliana’. Lui ci sarebbe stato di sicuro“.

L’idea del videoclip prima e del concerto poi “è nata in corsia- spiega Gibertoni- tra chi era tutti i giorni in trincea”, sull’onda dei video che nei mesi di lockdown venivano diffusi in rete dagli stessi operatori sanitari per stemperare il dramma del momento. Tra i promotori di questa iniziativa c’è l’ex direttore del Pronto soccorso, Mario Cavazza, che afferma: “Non siamo eroi, facciamo solo il nostro lavoro. Ma vero è che siamo gente tosta”. O, per dirla proprio con gli Stadio, una “generazione di fenomeni”.

A organizzare il tutto, insieme al manager della band, è la Fondazione Sant’Orsola guidata da Giacomo Faldella, che in questi mesi si è occupata di raccolta fondi e iniziative a sostegno degli operatori sanitari bolognesi. Lo stesso concerto degli Stadio, che si esibiranno a titolo gratuito, servirà a lanciare una campagna di crowdfunding in favore del personale sanitario di Bologna e per l’acquisto di dispositivi di protezione per due ospedali siciliani: l’azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania e l’ospedale Umberto I di Siracusa, ai quali gli Stadio sono legati in modo particolare. “E’ un gesto di affetto verso gli operatori sanitari- commenta ancora la numero uno del Sant’Orsola- dal punto di vista motivazionale serve molto di più di tante altre dimostrazioni”. Un plauso arriva anche dall’assessore alla Cultura del Comune di Bologna, Matteo Lepore, che ricorda il conferimento del Nettuno d’oro agli Stadio dopo la vittoria al festival di Sanremo nel 2016. “Chi lo riceve è protagonista di impegno civile- sottolinea Lepore- e gli Stadio ci sono anche in questo momento”.

da dire.it