Camera di Commercio

Movimprese, nel 2020 calano iscrizioni e cessazioni

Rispetto all’anno precedente, a livello nazionale, la rilevazione Movimprese segnala che le iscrizioni sono diminuite del 17,2% ovvero quasi tre volte di più del massimo storicamente registrato negli ultimi quindici anni

Calano sensibilmente nel 2020 le iscrizioni e le cessazioni al Registro delle imprese sia a livello nazionale che locale. L’andamento demografico dell’imprenditoria italiana è apparso, lo scorso anno, complessivamente caratterizzato da una diffusa incertezza sull’evoluzione della pandemia e da un’altrettanto diffusa attesa riguardo al prodursi degli effetti previsti dai provvedimenti di ristoro messi in campo dalle istituzioni. Il risultato, secondo i dati Unioncamere/Infocamere, è che le imprese nate nel 2020 sono state 292.308 (circa 60mila in meno rispetto all’anno precedente) di cui 813 nella provincia di Rieti (nel 2109 le iscrizioni erano state 1.064). A fronte di queste, nello stesso periodo hanno definitivamente chiuso i battenti 272.992 attività di cui 678 nella provincia di Rieti (nel 2019 erano state 875). Normalmente le cancellazioni di attività dal Registro delle imprese si concentrano nei primi tre mesi dell’anno ed è in questo periodo che si attendono le maggiori ripercussioni della crisi dovuta alla pandemia.

Rispetto all’anno precedente, a livello nazionale, la rilevazione Movimprese segnala che le iscrizioni sono diminuite del 17,2% ovvero quasi tre volte di più del massimo storicamente registrato negli ultimi quindici anni (-6,1% nel 2009 a ridosso della grande Crisi). Parallelamente, le cessazioni hanno fatto segnare un calo del 16,4%.

«La forte contrazione dei flussi di iscrizioni e cancellazioni delle imprese pur a fronte di un tasso di crescita reatino del +0,88%, superiore a quello nazionale, suggerisce cautela nella quantificazione delle conseguenze del forzato rallentamento delle attività in molti settori economici. – spiega il Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Rieti, Giorgio Cavalli – A stabilire l’entità degli effetti prodotti nel 2020 dalla crisi pandemica sul tessuto imprenditoriale sarà quindi utile attendere le risultanze del primo trimestre dell’anno in corso. Tradizionalmente, infatti, molte comunicazioni di chiusura dell’attività pervenute al Registro delle Imprese negli ultimi giorni dell’anno vengono statisticamente conteggiate nel nuovo anno”. “Potrebbero essere in atto inoltre altri fenomeni che stanno rallentando le cessazioni – aggiunge Giancarlo Cipriano, Segretario generale della Camera di Commercio di Rieti – tra cui l’attesa di ristori o la partecipazione a bandi che a vari livelli istituzionali, compresi quelli attivati dal Sistema camerale in questi mesi, sono stati lanciati proprio per sostenere le imprese in questo periodo di crisi».