Mostra del Cinema: ecco tutti i premi della 74ª edizione

Mostra di Venezia: il Leone d’oro va a “The Shape of Water” di Guillermo del Toro, atteso e meritato. Miglior attrice Charlotte Rampling nel film italiano “Hannah”, mentre Susanna Nicchiarelli vince Orizzonti

È appena calato il sipario sulla 74ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta e sotto la direzione artistica di Alberto Barbera. Nella cerimonia officiata dall’attore italiano Alessandro Borghi, sabato 9 settembre, sono stati assegnati i premi del Concorso Venezia 74 ma anche delle altre sezioni. Eccoli nel dettaglio.

Venezia 74, il Leone d’oro è “The Shape of Water” di Guillermo del Toro

Il massimo riconoscimento della Mostra del Cinema, il Leone d’oro, è stato attribuito al film “The Shape of Water” del regista messicano Guillermo del Toro. “Dedico a tutti i registi messicani, latinoamericani, questo premio. Bisogna avere fiducia, rimanere puri, alla fine le cose vanno nel verso giusto”. Ha dichiarato il regista classe 1964, con dieci film all’attivo.

La giuria internazionale presieduta dall’attrice statunitense Annette Bening – con lei: Jasmine Trinca, Ildikó Enyedi, Edgar Wright, Rebecca Hall, Anna Mouglalis, Michel Franco, David Stratton e Yonfan – ha consegnato poi il Leone d’argento Gran premio della giuria a “Foxtrot” di Samuel Maoz, regista già vincitore del Leone d’oro con “Lebanon” nel 2009. Leone d’argento per la miglior regia va invece all’esordiente francese Xavier Legrand di “Jusqu’à la garde”, vincitore inoltre del Premio Opera prima “Luigi De Laurentiis”.

Coppa Volpi migliore interpretazione maschile è per Kamel El Basha del film “L’insulte” di Ziad Doueri, la Coppa Volpi femminile è andata come ipotizzato nelle scorse ore a Charlotte Rampling per “Hannah” dell’italiano Andrea Pallaoro, passato in Concorso venerdì 8 settembre. La Rampling ha dichiarato: “L’Italia è la mia fonte d’ispirazione in assoluto. Ho lavorato con Mingozzi, Visconti, Cavani, Celentano, Amelio e ora Pallaoro. Grazie”.

L’Osella per la migliore sceneggiatura è stata vinta dal film “Three Billboards Outside Ebbing, Missouri” di Martin McDonagh, l’altro grande favorito per il Leone d’oro insieme a Del Toro.

“Sweet Country” di Warwick Thornthon ha ottenuto poi il riconoscimento speciale della giuria, mentre il Premio Marcello Mastroianni per l’interprete emergente è andato, come da previsioni, a Charlie Plummer per il film “Lean on Pete” di Andrew Haigh.

Orizzonti

Il presidente della giuria Orizzonti, il regista italiano Gianni Amelio, ha assegnato i premi della seconda sezione più importante della Mostra del Cinema. Miglior film Orizzonti è “Nico, 1988” della regista italiana Susanna Nicchiarelli, film scelto anche per inaugurare la sezione.

Premio speciale Orizzonti è “Caniba” diretto da Lucien Castaing-Taylor e Verena Paravel. Miglior regista è l’iraniano Vahid Jalilvand con “Bedoune Tarikh, Bedoune Emza”, opera che ottiene anche la miglior interpretazione maschile Orizzonti, quella di Navid Mohammadzadeh.

Miglior attrice è Lyna Koudri del film “Les Bienheureux”.

La miglior sceneggiatura è del film “Los versos del olvido” di Alireza Khatami, il premio miglior cortometraggio è andato invece a “Gros chagrin” di Celine Devaux.

Premio Venezia Opera prima “Luigi De Laurentiis”

Miglior opera prima è il film francese del Concorso Venezia 74 “Jusqu’à la garde” del citato Xavier Legrand. Il premio è stato consegnato dal presidente della giuria Benoît Jacquot.

Venezia Classici

Il regista Giuseppe Piccioni, presidente della giuria Venezia Classici, sezione dedicata capolavori restaurati e ai documentari sul cinema e i suoi autori, ha assegnato il riconoscimento per il miglior restauro al russo “Idi i smotri” (“Va’ e vedi”) di Elem Klimov. Miglior documentario della sezione è invece “The Prince and The Dybbuk” di Elwira Niewiera e Piotr Rosolowski.

Venice Virtual Reality, la novità di Venezia 74

John Landis, alla guida della giuria di Venice Virtual Reality (VR) ha consegnato il premio miglior VR a “Arden’s Wake (Expanded)” di Eugene YK Chung. Miglior storia VR è quella di “Bloodless” di Gina Kim, mentre miglior esperienza VR è “La camera insabbiata” di Laurie Anderson e Hsin-Chien Huang.

Massimo Giraldi e Sergio PeruginiCommissione nazionale valutazione film Cei