Moreno Imperatori: «Il Sindaco vuole che in Comune ci stiano solo i ricchi?»

Non avrei mai creduto di dover sentire dal Sindaco di Rieti, un uomo di estrazione contadina, di cultura politica di destra, esprimersi contro i diritti dei lavoratori dipendenti, quando questi sono eletti a rappresentare i cittadini.

Il sottoscritto così come tutti i lavoratori dipendenti eletti, usufruisce dei permessi che la norma gli riconosce. Semmai ho sempre affermato che il cittadino/contribuente deve avere la possibilità di verificare l’attività politica e amministrativa. Per quanto mi riguarda la mia denuncia dei redditi è regolarmente stata trasmessa in Comune e per seguire bene l’attività politica, ho tralasciato i miei interessi.

Il Sindaco o non lo sa o fa finta di non conoscere l’attività espletata dal sottoscritto e riconosciuta dai più, compresi molti, se non tutti gli operatori della comunicazione.

Strano che il Sindaco non ricordi i 60.000,00 euro recuperati al BIM, che il Comune di Rieti stava perdendo nel 2007 per incapacità amministrativa; motivo di plauso verso il senatore Cicolani;

Strano che il Sindaco di Rieti non ricordi quando si mise a disposizione durante la mia gestione della campagna elettorale del PdL del 2008, complimentandosi per la gestione e la capacità operativa;

Strano che il Sindaco di Rieti non ricordi le azioni verso i colleghi consiglieri e le ore di intervento fatte in Consiglio comunale a difesa dei “suoi” conti comunali;

Strano che il Sindaco di Rieti non ricordi gli interventi a mezzo stampa per difendere l’amministrazione;

Strano che il Sindaco di Rieti non ricordi gli impegni presi con il sottoscritto, usciti sui mass media e mai smentiti.

Potrei continuare, includendo anche altre attestazioni di merito,da lui fatte anche sui mass media ma chiudo questo passaggio ricordando al Sindaco che se si fosse circondato in giunta di tanti lavoratori dipendenti, abituati a lavorare, forse lui e i cittadini ne avrebbero avuto un grosso vantaggio.

A proposito dei regolamenti prodotti dalla commissione, siamo a quasi 50 tra cui il nuovo statuto, che era fermo, guarda caso dall’anno 2000, alcuni sono politicamente importantissimi (penso al regolamento sulle antenne, sulla gestione dei rifiuti, sulla polizia mortuaria, sugli impianti fotovoltaici, sull’urban center ecc) altri lo sono amministrativamente (penso al regolamento sulle sponsorizzazioni, sull’uso del logo comunale, sul regolamento edilizio, sul regolamento di igiene urbana e cosi via)

Le commissioni in base allo statuto ed al regolamento vigente, operano per due versi il primo su proposta della giunta il secondo su proprie elaborazioni. Tanto è!

Ma Il Sindaco è restio alle regole, sappiamo tutti che vorrebbe fare il Podestà ma questo non gli è consentito!

Visto che ne parla lui, ribadisco che la giunta è obbligata ad annullare la deliberazione del regolamento sull’uso dell’area Skate, presso il Parco in via Liberato di Benedetto, l’atto è di competenza del Consiglio comunale e la mia precedente comunicazione era indirizzata non solo al Presidente del Consiglio comunale (come da accordi presi in conferenza dei capigruppo) ma era indirizzata al Sindaco, al segretario generale e all’assessore Fabbro.

Infine in relazione al ruolo di assessore, è vero che è sempre stata una mia aspirazione, credo legittima e supportata dai fatti, avvalorata da impegni ripetuti presi negli anni dal partito ed anche dal Sindaco, dopo l’uscita di Lidia Nobili, dalla giunta.

Ma è pur vero che a fine anno 2010, dopo che nessuno si era degnato di darmi la benché minima spiegazione politica, dissi che la cosa non mi riguardava più, anzi, credo che non essere entrato in giunta mi sia convenuto politicamente.

A proposito del divertimento effimero del Sindaco, al quale però anche sforzandomi non riesco a volergli male, poiché è una brava persona, vittima anche lui, per certi versi dei giochini della politica, e forse del tempo che passa, dico che io di divertimenti ne conosco di migliori, spero solo che i cittadini elettori non si divertino con il centro destra in occasione delle prossime elezioni.