Mons. Pompili: la conversione è sempre possibile

«Non possiamo lasciarci ipnotizzare dalle cose che vanno male». Così ha esortato il vescovo Domenico commentando le Letture in Cattedrale durante la messa della terza domenica di Quaresima. Secondo mons. Pompili occorre semmai «lasciarci sempre rilanciare dal “forse” che apre uno spiraglio nella vita senza aperture in cui siamo dentro».

«Quel “forse” – ha chiarito il vescovo – dice la fede di Dio e anche la nostra speranza». Un “forse” che si accompagna alla consapevolezza che si può fallire: «che Dio sia misericordioso è fuori dubbio, ma l’uomo resta libero e può autodistruggersi. Non è che il lieto fine sia assicurato come nei film strappalacrime».

Il punto è che la conversione è sempre possibile: «la pagina dell’Esodo ci ha mostrato l’incontro choccante di Mosè con Dio davanti al roveto che brucia senza consumarsi. Mosè era un vecchio di ottant’anni. Sostanzialmente un fallito che era emigrato all’estero e si era rifatto una vita. Ciò nonostante Dio lo chiama e lo invia. Anzi gli rivela il suo nome. Non è mai troppo tardi e ogni stagione della vita può essere quella buona per cambiare, finalmente».

La vita è infatti «un appello continuo al cambiamento. E chi fa finta di niente e continua come se nulla fosse, dalla vita rischia di ritrovarsi sorpreso e ghermito».