La minoranza: «Polizia Municipale alla deriva, Giuli si nasconde»

Possiamo immaginare quanto possa essere mortificante per tutti gli operatori della Polizia Municipale venire additati per ciò che non si è e per responsabilità che non appartengono, mentre chi dovrebbe portare addosso la croce di scelte sbagliate e di ricadute negative sulla pubblica amministrazione fa spallucce nascondendosi dietro ad una sedicente incompetenza, richiamando tecnicismi che regolano la vita dei settori del Comune.

È stato sufficiente parlare con alcuni operatori per avere la conferma che tutto quello che sta avvenendo all’interno del Comando della Polizia Municipale è il frutto avvelenato di una azione di “pulizia etnica” che, ovviamente, non ha risparmiato la funzionalità del comparto. Il sindacalista Giuli deve rispondere personalmente dei danni provocati in via Foresta perché ne è il diretto, unico responsabile.

Quando a marzo denunciavamo l’azzeramento dell’ufficio contravvenzionale realizzato, con la dolosa compiacenza del segretario generale, allontanando tutti i lavoratori della Sapidata, avevamo presagito quello che sarebbe successo. E lo aveva scritto nero su bianco la stessa facente funzioni che, in una lettera simbolo della follia amministrativa che stiamo subendo, lamentava di non poter più gestire le funzioni di un settore cardine del Comune dopo aver eseguito gli ordini di scuderia. Oggi, caro Giuli, è ridicolo leggere che tutto ciò che sta accadendo attiene a tecnicismi di cui deve prendere cognizione prima di rispondere.

No, la verità è un’altra: tutto quello che sta accadendo è responsabilità di una politica malata che ha messo al primo posto l’eliminazioni di una classe dirigente che evidentemente non rispondeva a quei diktat che oggi arrivano alla luce e raccontano di una gestione illegittima ed in alcuni casi illegale della cosa pubblica. L’emblema del fallimento dell’assessore sindacalista sta nei due metri di erba che infestano il Parco della Legalità e dell’Educazione Stradale “Falcone e Borsellino”: o anche in questo caso ci verrà a raccontare di non essere stato lei a far definanziare il capitolo per la conclusione dei lavori e l’inaugurazione che doveva avvenire questa primavera e che molto probabilmente costerà al Comune, e quindi ai cittadini, la restituzione del finanziamento regionale di ben 150 mila euro dedicato all’opera?

Il fallimento del cosiddetto nuovo corso è evidente nella completa assenza in città di operatori di Polizia Municipale dal venerdì al lunedì, nella chiusura del Comando dalle 21.00 alle 24.00 – orari per i quali ha dapprima dichiarato non esistere la necessità di fare servizio per poi subito dopo far bandire progetti proprio per gli stessi orari da pagare con ulteriori risorse. Un vero fenomeno, un caso di scuola: prima si chiude l’ufficio dichiarando che ordinariamente non serve e poi si riapre straordinariamente spendendo soldi che ben potevano essere destinati ad altro.

E che fine hanno fatto i vigili stagionali che avrebbero dovuto incrementare l’organico durante l’estate? Altri annunci, in perfetto stile sinistro, senza che mai a quegli annunci segua l’adozione di provvedimenti conseguenti. E le tanto sbandierate alienazioni di veicoli che avrebbero dovuto costituire la panacea di tutti i mali, che fine hanno fatto? E quanto potrà continuare a mascherare il fallimento annunciato del posto fisso alla stazione? A breve, caro Giuli, la chiameremo a rispondere nelle sedi opportune di tutti i danni che ha provocato e che sta continuando a provocare. Torni a fare il sindacalista, sempre che per lei ci sia ancora posto, e liberi il Comune di Rieti dalla sua presenza inutile e costosa.

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