La minoranza a Ludovisi: “Onore al Vate”

Quando abbiamo saputo che l’illuminato consigliere Ludovisi aveva preso carta e penna e aveva dedicato un po’ del suo preziosissimo tempo a “riflettere” su quello che va scrivendo il “trittico”, sinceramente un brivido di compiaciuta commozione ci ha fatto piacevolmente trasalire.

Che il dotto Vate, del quale apprezziamo pensieri e poesie librate nell’aria, scenda nel basso di noi poveri, umili, ripetitivi consiglieri di opposizione ci riempie di gioia e di orgoglio. Evidentemente la nostra voce è arrivata così in alto da scomodare uno dei più fervidi resistenti in difesa di questa giunta che nella migliore delle ipotesi è definita dai più “assolutamente incompetente”.

Certo il suo assessore di riferimento si potrebbe dire che è talmente competente da rimanere ben saldo al suo posto nonostante un avviso di garanzia pendente per fatti rilevanti attinenti la sua professione e che, guarda caso, dovrà gestire politicamente proprio nel suo assessorato.

Al riguardo, ci viene in mente che per meno, ma molto meno, la Prefettura invocò l’immediata rimozione di un altro assessore all’urbanistica. Chissà se un giorno di questi quella stessa Prefettura non si accorga di questa evidentissima incompatibilità. Vigileremo con paziente attenzione.

Tornando al nostro Ludovisi, evidentemente il nervosismo in casa maggioranza inizia a salire, tanto è scomposta la sua reazione. Il ragionamento è di questo tipo: poiché la Fiera Mondiale del Peperoncino è una manifestazione di respiro internazionale ed attrae turisti da tutto il mondo (ricordiamo agli smemorati che è frutto della precedente giunta) questa maggioranza, approssimativa ed incompetente, può tranquillamente prendere in giro i cittadini mandando i vigili a volantinare una ordinanza che, emanata con colpevole ritardo, non può produrre effetto alcuno.

Ma come, caro Ludovisi, voi non eravate quelli duri e puri della legalità, della trasparenza e delle regole sopra ogni altra cosa? O questo vale sempre e solo quando governano gli altri ed invece quando governate voi diventano solo belle parole confezionate in slogan privi di contenuto?

Abbiamo sottolineato che la kermesse piccante è una manifestazione che incontra il nostro plauso incondizionato: ciò non significa che questo possa lasciare libero sfogo alla vostra approssimazione amministrativa. Poi sentire Ludovisi pontificare su “Rieti Cuore Piccante” fa un po’ sorridere considerando gli attacchi scomposti che proprio dalla sua sinistra arrivarono nel 2011 alla giunta Emili in occasione della prima edizione.

Noi, caro Ludovisi, non dobbiamo ricostruirci un ruolo, anche perché ruoli non ne abbiamo mai avuti: avendo perso le elezioni siamo chiamati a fare opposizione, costruttiva, ma opposizione senza sconti. O forse vi piace vincere facile e preferite gli oppositori compiacenti?

Certo che se per giustificare il suo imponente intervento mediatico Ludovisi deve ancora spendere la formula magica che tutto quello che avviene oggi, finanche l’inaugurazione di un “Parco Giochi che non c’è” (forse abbiamo toccato un suo adepto?) è colpa esclusivamente di quelli che c’erano prima, crediamo proprio che gli argomenti non stiano solo scarseggiando ma siano miseramente terminati.

E poi cita con orgoglio la trasparenza di questa amministrazione: ma sa, caro Ludovisi, che siete rimasti veramente in pochi a pensare che questa amministrazione sia trasparente?

Ma si è reso conto che vengono pubblicate solo alcune cose sul tanto decantato albo pretorio, quando lo decidete voi e molto spesso prive degli allegati essenziali?

Lo sa che non rispondete alle interrogazioni dei consiglieri comunali? La nostra continuerà ad essere una vigilanza puntuale e costante su tutto quello che farete, ogni giorno di questa consiliatura, perché è questo che ci hanno delegato i cittadini che ci hanno votato.

E se a lei questo proprio da fastidio, le consigliamo di non leggere più i nostri comunicati. Se ne faccia una ragione! Oppure provi per una volta a rispondere nel merito delle questioni che solleviamo invece di continuare a salire in cattedra pensando di poter impartire lezioni a tutti.

I cittadini sanno ben distinguere e a breve sapranno ben giudicare.