Messe nere a Rieti, fenomeno da non sottovalutare

Durante la Messa del Corpus Domini in Cattedrale il Vescovo Lucarelli ha fatto un cenno alle cosiddette “messe nere”, vale a dire a rituali simili alla Messa cattolica, ma nei quali si inneggia a satana, per lo più usando ostie consacrate rubate nelle nostre chiese, fingendo di fare la comunione prendendo la particola sulla mano, ma facendo scivolare il Pane consacrato senza consumarlo e portandolo via per il rituale satanico.

Sembra che la pratica sia più diffusa di ciò che si crede, anche dalle nostre parti. Se ne sono accorti alcuni dei nostri sacerdoti. Ma soprattutto quando vi sono assemblee numerose non si riesce a controllare tutto e tutti.

Come si svolga una messa nera non è facile dire, per il serrato riserbo che circonda questi rituali per accedere ai quali si deve fare un lungo “catecumenato”, poiché i capi devono avere la certezza che l’aspirante satanista sia veramente intenzionato e non sia un infiltrato per impicciarsi di affari non suoi.

Vi è un culto di satana, che va dal simbolico al reale, che è strutturato con riti simili ma contrari a quelli cattolici di solito in luoghi piuttosto ascosi, come chiese sconsacrate e dirute, boschi impenetrabili, case isolate.

Durante questi riti le ostie, veramente consacrate secondo il rito cattolico, vengono profanate versando sopra di esse escrementi, adagiandole su corpi nudi, mentre si adora il diavolo, questo innominabile, per paura di essere presi per creduloni.

Sembra che vi siano tre tipi di messe nere: congiura della lussuria, della compassione e della distruzione.

Soprattutto nel primo tipo il fine del rituale è quello di portare all’orgasmo e alla certezza che la persona che si desidera ceda alle lusinghe o si innamori.

Di solito le messe nere occupano la cronaca solo quando all’interno di esse si consuma qualche reato, doloso o anche solo colposo.

Non sono invenzione recente ma fin dal medioevo le cosiddette streghe mettevano in scena i sabba, riti di adorazione del diavolo, per ottenere favori dal principe delle tenebre.

Il fenomeno è sotto attenta analisi da parte di centri spiecializzati e tenuto sotto controllo dagli esorcisti, anche se è molto difficile per l’aura di mistero che lo circonda. Certo l’occulto e l’occultismo hanno sempre eccitato la fantasia di molti, ieri e oggi, ma si profila una nuova primavera di questi riti e di adesione a queste sette, soprattutto per il vuoto interiore di cui è malata la nostra società; non solo per una ricerca del piacere fine a se stesso, per la voglia di successo e di denaro, ma per un marcato individualismo e per un odio viscerale verso tutti e verso tutto, soprattutto verso la fede e la religione.

All’interno della Chiesa vi sono due atteggiamenti, che appaiono contrapposti: uno di ridicolizzazione del fenomeno bollato come frutto di creduloneria folle di alcuni, ma per lo più innocuo, salvo il caso di reati; l’altro di attenzione estrema perché i rituali satanici sono ritenuti il modo privilegiato dal diavolo di essere presente anche attraverso riti che lo invocano come vero dio di questo mondo, oltre che con la possessione diabolica.

I credenti nel Dio di Gesù Cristo non hanno nulla da temere, se ascoltano e cercano di mettere in pratica il Vangelo, se vivono i sacramenti, se partecipano con frutto alla Messa “bianca”, quella vera, nella quale Gesù si rende presente nelle specie eucaristiche, semplici e ordinarie; una Messa aperta a tutti, celebrata alla luce del sole, dove si va ad ascoltare una Parola viva che orienta tutti verso una vita autentica e buona, verso il bene dei fratelli, nella libertà e nella verità.

4 thoughts on “Messe nere a Rieti, fenomeno da non sottovalutare”

  1. Marco Giordani

    “I credenti nel Dio di Gesù Cristo non hanno nulla da temere”
    ma se questi signori usano ostie consacrate anziché andare in panetteria, questo non mostra che anche loro sono “credenti”?
    Del resto se Satana svolge il ruolo di gestire le punizioni per coloro che non rispettano la legge, come lo si può vedere contrapposto al Signore? Sarebbe come dire che il direttore di un carcere è un avversario del governo…

  2. Massimo

    E’ vero, paradossalmente affermano la presenza reale di Gesù nel Pane consacrato. Satana punisce non chi non rispetta la legge, ma chi non si pente per non averla rispettata. E’ contrapposto al Signore non perché uguale e contrario, ma creatura che si è ribellata a Dio. Non è Dio che manda da Satana in senso stretto, ma chi lo rifiuta ci va da solo, per semplificare…grazie della punzecchiatura….

  3. Rosy Trotta

    Marco, i satanisti amano satana come loro dio e perciò offendono Gesù nostro Dio buttando dalla bocca l’ostia consacrata nel vaso del gabinetto o tra le immondizie,bestemmiandolo e facendo altri mille sfregi all’ostia, che per noi credenti quando è consacrata contiene il corpo, l’anima e la divinità di nostro Signore GESù CRISTO.
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  4. Rosy Trotta

    Satana non lavora per il Regno di Dio, ma per il suo regno fatto di tenebre, di fuoco e di pece. Questo può dare satana. Povero chi ci capita!

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