Il Meeting e i cappuccini di Leonessa: «chi sta con i giovani diventa giovane»

A margine del terzo Meeting dei Giovani svoltosi nel loro paese dal 5 al 7 gennaio che quest’anno ha avuto come tema il filo rosso vocazionale È l’ora: dalla ricerca alla scelta, i frati cappuccini di Leonessa condividono con i lettori di “Frontiera”, le impressioni ed emozioni derivanti dai circa cento giovani della diocesi e non che hanno risposto a questa chiamata della Chiesa reatina

L’impressione che ci portiamo nel cuore è tutta racchiusa in tre sintetiche parole: spiritualità, sinergia e santità. È stato un meeting, così come i precedenti di Greccio ed Amatrice, in cui la presenza dello Spirito si è sentita perché ha creato in poco tempo una realtà di famiglia e di unità che ha contagiato anche gli abitanti del nostro paese e delle frazioni.

Fin dal pomeriggio di venerdì, con le testimonianze e le scelte sorprendenti di Monica Boggioni e Arturo Mariani, il meeting ha dato uno scossone ai presenti ed un motivo di riflessione coinvolgente, due giovanissimi che nonostante qualche limite fisico hanno mostrato di non averne a motivo della volontà e della spiritualità: portare avanti gli obiettivi di fede e vitalità, nonostante tutto.

Vorremmo offrire, a sostegno delle loro scelte, anche le parole del Santo Padre  Giovanni Paolo II pronunciate durante la Giornata Mondiale della Gioventù di Tor Vergata: «Carissimi giovani, in questi nobili compiti non siete soli. Con voi ci sono le vostre famiglie, ci sono le vostre comunità, ci sono i vostri sacerdoti ed educatori, ci sono tanti di voi che nel nascondimento non si stancano di amare Cristo e di credere in Lui. Nella lotta contro il peccato non siete soli: tanti come voi lottano e con la grazia del Signore vincono!»

La fiaccolata e le riflessioni verso la frazione di Casanova, hanno creato nel cuore dei partecipanti, uno spirito di autentica preghiera e sembrava davvero di essere tutti insieme in cammino verso la Stella trovata poi nella celebrazione eucaristica della notte, presieduta dal vescovo Domenico, che apriva alla solennità dell’Epifania.

Sulla facciata della chiesa una proiezione della Santa Famiglia ed un fascio di luce puntato verso l’alto, hanno accolto non solo i giovani, ma anche alcuni abitanti della piccola frazione di Leonessa che raccolti hanno partecipato. Le lodi del mattino, il saluto del sindaco di Leonessa Paolo Trancassini e le testimonianze di Denis Bonanni e di suor Chiara Margherita, claustrale di Rieti, hanno stimolato sulla possibilità di una svolta nella vita vocazionale per seguire progetti di purezza e vivere scelte inedite, ma piene: «penso anche a chi ha intrapreso un cammino di speciale consacrazione ed alla fatica che deve a volte affrontare per perseverare nella dedizione a Dio e ai fratelli. Penso ancora a chi vuol vivere rapporti di solidarietà e di amore in un mondo dove sembra valere soltanto la logica del profitto e dell’interesse personale o di gruppo».

Nel pomeriggio i giovani sono stati divisi in dieci gruppi e hanno svolto il loro compito riflettendo su una traccia indicata dagli organizzatori. Cogliamo qui l’occasione per ringraziare le dieci famiglie di Leonessa che hanno accolto i giovani partecipando anch’essi al dialogo. È stato un momento proficuo dove abbiamo potuto realizzare il pensiero iniziale che ci ha mosso come parroci: i giovani entrano nelle famiglie di Leonessa, e le famiglie accolgono i giovani del meeting.

Esperienza sicuramente positiva che ha creato ancora una volta, forte spiritualità e sinergia. Dopo la celebrazione dei Vespri, in serata l’associazione leonessana “La Fenice” ha offerto ai giovani lo spettacolo teatrale in dialetto leonessano “Lu tuturu rusciu”, già presentata in quattro serate nel periodo natalizio ed anche qui si è vista la sintonia tra i giovani che hanno recitato e quelli che hanno partecipato. Al termine serata di festa tutti insieme ballando e cantando al suono degli organetti di Silvestro Trabucco e Leonardo Cesaretti.

L’ultimo giorno si è aperto con la celebrazione eucaristica del battesimo di Gesù presieduta dal Vescovo e con la partecipazione del popolo di Leonessa che si è unito ai giovani del meeting. Le testimonianze toccano un altro aspetto della vita e questa ci viene raccontata da don Maurizio Patricello e Federica Angeli: Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario.

Nel testimoniare le loro scelte coraggiose, gli ospiti hanno voluto far comprendere come le loro battaglie dovrebbero rappresentare non solo una lotta per la legalità, ma soprattutto uno stile di vita dettato dalla normalità.

Al termine di questi giorni di Grazia per la nostra città di Leonessa, sentiamo di dover esprimere un sincero ringraziamento a Dio che guida tutto ciò che crea gioia ed unità, al nostro vescovo Domenico e ai tanti sacerdoti, religiose e religiosi che sono stati presenti accanto ai giovani, al caro don Luca Scolari responsabile della Pastorale Giovanile e Vocazionale per la diocesi e ai suoi giovani collaboratori, ai tecnici che con vera professionalità hanno garantito il pieno successo della iniziativa, all’amministrazione comunale che ha offerto il palazzetto dello sport e tutto il supporto logistico e materiale e soprattutto alle nostre famiglie leonessane che hanno messo a disposizione il loro cuore per accogliere e condividere giorni di felicità e pace perché, come diceva Giovanni Paolo II negli ultimi anni della sua vita, «si è sicuri che chi sta con i giovani diventa giovane».