Marco Giordani (Rieti Virtuosa): passeggiare tra le eccellenze…

Sabato scorso l’on. Enrico Letta (vicesegretario nazionale del PD, già ministro dell’Industria nonché nipote dell’altro Letta già promessoci come soluzione di tutti i problemi reatini) è stato condotto nel nucleo industriale in visita alle sue eccellenze: Seko e Solsonica.

Rieti Virtuosa da tempo ha evidenziato come sia necessario, per una reale politica delle “attività produttive”, che ci sia conoscenza di cosa realmente si fa nelle nostre industrie. Noi veramente pensavamo ai nostri amministratori e politici locali, ma ben venga anche un livello nazionale.

Come non notare però che nel tragitto da Solsonica a Seko, si sia dovuto passare di fronte a due altre eccellenze: la Baxter e l’Alcatel?

Forse la Baxter è stata evitata perché il suo amministratore delegato è un candidato avversario del PD. Ma questo mostrerebbe che si accetta l’interferenza tra politica ed azienda; del resto, che Gherardi diventi sindaco o meno, non sarà la Baxter degna comunque di “cura” dal livello nazionale della politica? O la si appalterà ad altri (l’UDC) in un bizzarro gioco di bandierine bianche, rosse e blu?

Quella su cui invece nessuno degli schieramenti tradizionali pare voglia piantare bandierine è l’Alcatel. Dopo il fallimento (politico e giudiziario) della Ritel, la politica reatina se ne tiene lontana, se non nelle aule giudiziarie.

Ricordiamo che un mese fa Alcatel-Lucent ha comunicato a governo e sindacati (che non hanno voluto/potuto opporsi) che avrebbe trasferito altrove (per indimostrate ottimizzazioni) le attività del laboratorio di Rieti. Eppure anche quanto è ancora qui sarebbe una eccellenza, se è vero che ad un mese dall’annuncio del trasferimento delle sue attività, il presidente della divisione della multinazionale ha dichiarato che queste long term continueranno (ma altrove). Intanto pare che esattamente il 30 Aprile la sede in Via Salaria chiuderà definitivamente, per accordo tra la multinazionale franco-americana e la curatrice fallimentare della Ritel; questo senza peraltro che ai lavoratori sia stata data la sicurezza che la sede alternativa sia praticabile.

In questo scenario, non sarebbe stato utile che il livello nazionale della politica fosse accompagnato a conoscere anche questa realtà?

E che dire del comizio del 1° maggio, annunciato con Camusso, Bonanni, Angeletti? I lavoratori Ritel avevano proposto che si tenesse lì, nel capiente spazio davanti ai cancelli di Telettra-Alcatel-Ritel, ed a pochi passi da Solsonica, Baxter, Seko.

Ma meglio, la polvere, nasconderla sotto il tappeto.