Manutenzioni, Casciani (Uil): urgente nei canali della Piana

«Da giorni ascoltiamo e leggiamo avvisi relativi alla violenta ondata di maltempo che, a partire da domani, investirà anche le nostre zone. Un rischio che crediamo non sia assolutamente da sottovalutare a fronte delle condizioni in cui versano gran parte dei canali della Piana. Come riferito, non più di una decina di giorni fa dal presidente del Consorzio della Bonifica Reatina, la grave crisi finanziaria in cui versa l’Ente non consente loro di provvedere, come necessario alla manutenzione della rete idrica».

È l’intervento del Segretario Organizzativo della Camera territoriale della Uil di Rieti, Alvise Casciani sullo stato in cui versano i canali del reticolo idrico nella Piana Reatina, anche in vista del maltempo già da giorni preannunciato.

«Ora, volendo tralasciare, ma non certo per minor importanza, la vicenda che vede i dipendenti da tempo senza stipendio, quello su cui vorremmo che le istituzioni tutte, Prefetto, Presidente della Provincia e Sindaco, ponessero grande attenzione è l’aspetto della sicurezza pubblica. Come è facile osservare – sottolinea Casciani – gran parte dei canali sono sporchi ed intasati e, difficilmente, crediamo possano riuscire a contenere i grandi quantitativi di acqua preannunciati. Non è concepibile restare nella totale indifferenza in attesa degli eventi, se il Consorzio non si trova nella possibilità oggettiva di assolvere il proprio lavoro è necessario che, magari utilizzando i soldi che i cittadini sotto forma di tassa versano alla Bonifica, vengano dirottati su un altro Ente che possa farsi carico della pulizia e manutenzione del reticolo idrico».

Secondo il sindacalista solo una prevenzione attenta «potrà evitare i disagi e le difficoltà legati al rischio alluvione, che troppo spesso hanno interessato la nostra città. Non vorremmo che anche questo territorio diventasse oggetto di vicende analoghe a quelle verificatesi in altre zone d’Italia, dove non sono mancate eventi drammatici, tra cui la perdita di vite umane, proprio a causa del mancato intervento di manutenzione e, peggio ancora, dell’indifferenza».