L’uomo bionico è vivo e cammina insieme a noi

Amici della biblioteca

Nel pomeriggio di venerdì 12 febbraio con gli Amici della Biblioteca si è parlato di neuroingegneria insieme a Domenico Formica, ricercatore e docente dell’Università Campus Bio-medico di Roma.

La materia è di quelle che lasciano perplessi. Consapevole di ciò il ricercatore anche agli studenti presenta il tema con metafore cinematografiche (Matrix e Robocop) e con video esplicativi. Entrando nel vivo si racconta dell’evoluzione storica della disciplina, con l’incontro tra gli anni ’70 e ’80 delle neuroscienze motorie e l’ingegneria robotica. Il movimento è infatti la chiave per capire la neuroingegneria: “il cervello è nato per controllare il movimento”. Le macchine sono più forti e veloci ma il controllo esercitato dal cervello è impareggiabile.

Per quanto riguarda la tecnologia riabilitativa il primo risultato è stato capire che il cervello non è statico. La neuroplasticita, la capacità di adattarsi della corteccia cerebrale, è stata la molla che ha spinto gli ingegneri a studiare questo meccanismo per favorire la riabilitazione. Dopo un ictus ad esempio la parte intorno a quella danneggiata può sostituirla se il paziente viene allenato nel modo migliore. Per aiutare questo processo è necessario che il neuroingegnere costruisca un modello matematico così da controllare e prevedere il comportamento del cervello.

Anche per le protesi vale un analogo discorso. Il professor Formica ha raccontato in dettaglio l’esperimento LIFEHAND 2. Ad un volontario che ha perso una mano vengono impianti nel braccio dei sensori collegati ad una mano robotica. La novità interessante è che le sensazioni sono bidirezionali, per cui anche le informazioni provenienti dalla macchina vengono recepite dal sistema nervoso. Il volontariato riesce a capire se un oggetto è duro o morbido solo “toccandolo” con la protesi.

Le prospettive di questo campo di ricerche saranno dominate da due progetti miliardari di lungo periodo. Lo Human Brain Projet del Unione Europea e la Brain Initiative negli Stati Uniti. Il Cybathlon invece, è una gara atletica che ci terrà a ottobre 2016 e a cui partecipano solo persone con protesi robotiche. Questa ed altre curiosità e alcune precisazioni riguardo all’etica e alla politica della ricerca hanno animato il dibattito seguito all’apprezzato intervento del ricercatore.